Nel bosco di Aus

di / 30 maggio 2011

Dopo la fortunata trilogia dark horror dei Supramorti, erroneamente ascrivibile ad un pubblico solo adolescenziale, e sulla quale è in progetto un adattamento cinematografico, Chiara Palazzolo decide di continuare il suo viaggio nella letteratura fantastica, con Nel bosco di Aus, storia di streghe contemporanee ma non solo, viaggio nell'animo umano, soprattutto in quello femminile, impietoso e commosso allo stesso tempo.

Stavolta l'eroina non è più un'adolescente irrequieta vittima di una morte prematura, ma una donna di quarant'anni, nemmeno bella, di certo non eroica, divisa tra un lavoro fisso ma non certo esaltante come professoressa d'inglese e una famiglia, sempre a correre dietro ad impegni su impegni, che crede di trovare nella vita in mezzo al verde un equilibrio più umano.

Un'antieroina piena di paure, che vede morire due sue care amiche, e che crede di trovare nell'amicizia con l'eccentrica Amanda Satriani una dimensione diversa, tra partite di burraco e incontri tra le ville immerse in un bosco buio come le fiabe più antiche. Ma ovviamente quello che la aspetta sarà ben diverso, e anche se si sente l'eco del tema della prescelta, il percorso non è certo quello solito di accettazione e lotta dalla parte del bene, anche perché qui è tutto abbastanza confuso.

In un panorama di letteratura fantastica rivolta principalmente ad un pubblico molto giovane e molto ligia a certi schemi, Nel bosco di Aus è una storia perturbante, una riflessione sulla vita e sui suoi misteri, una vicenda di possessione e sdoppiamento che lascia inquieti, una ricerca di se stessi, un confronto con il lato oscuro e con le disillusioni della vita adulta.

Come Stephen King, Chiara Palazzolo sostiene che il paranormale non è qualcosa di distaccato dalla nostra realtà, ma qualcosa che fluisce dentro, come l'acqua da un sacchetto, e il confine tra una vita normale che man mano diventa sempre più fuori dalla realtà e l'oscuro e il magico che incombe diventa sempre più labile man mano che la narrazione procede, tra mille deviazioni, fino alla resa dei conti, proprio in quel bosco che è moderno e antico allo stesso tempo, presente nella realtà ma uscito dalle leggende più oscure, rievocante leggende di labirinti presenti in varie culture alla base del nostro immaginario.

E finalmente, dopo anni di vampiri e lupi mannari bisognosi d'affetto, riemerge una figura antica, la strega, presente nelle tradizioni italiane, qui riletta in chiave moderna ma legata alle leggende, una strega che sa essere distruttrice e creatrice, bianca e nera, senza facili incantesimi, capace di scatenare le pulsioni più oscure ma anche i desideri più profondi. La strega che entra nella vita di donne di oggi, all'apparenza indistruttibili, ma in realtà divise ormai tra talmente tanti doveri da non riuscire più a riprendere in mano il proprio destino: quello che dovrà cercare di fare Carla, per uscire dal bosco e dalla maledizione che l'ha intrappolata.

Un libro per gli amanti del genere fantastico, ma anche per chi è interessato alle tematiche femminili e alle riflessioni sulla vita in generale, di cui le storie di immaginazione e fantasia sono diventate una delle metafore più efficaci. 

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