Una passione tranquilla

di / 1 luglio 2011

Un ridente paesino della provincia inglese, un maggiore, Ernest Pettigrew, non giovane e pimpante come i suoi colleghi dei romanzi della Austen, ma ormai anziano e in pensione, una vedova di origine pakistana, Jasmina Ali, che gestisce l'emporio, sua confidente dopo che ha perso l'adorato fratello, alcuni anni dopo la moglie. Ma il rapporto di confidenza evolverà in qualcosa che nelle Isole britanniche del Ventunesimo secolo può ancora fare scandalo, soprattutto quando prevalgono interessi individuali che vogliono soffocare la voglia di vivere e di amare che possono ancora avere persone che si percepiscono ormai come vicine alla morte.

Uno spaccato della Gran Bretagna di oggi, e non solo, dove si vive vicini tra culture diverse senza mai veramente conoscersi, dove l'allungamento della vita media ha aperto prospettive diverse e nuove stagioni di vita, dove spesso l'egoismo delle generazioni più giovani sta a braccetto con l'integralismo religioso: Una passione tranquilla, love story crepuscolare ma non certo banale e scontata tratta tutti questi argomenti, con pudore e dolcezza, mettendo insieme i pregiudizi degli occidentali verso gli appartenenti alle altre culture e quelli degli altri verso di noi, oltre il ruolo sminuente affidato alle donne, come curatrici della casa e pronte ad essere rottamate quando raggiungono una certa età, punto di contatto tra la mentalità occidentale e quella musulmana.

Una passione tranquilla, nuova storia tra non più giovani dopo il celebrato I ponti di Madison County (ma è scritto molto meglio senza barocchismi letterari), è una storia per chi cerca altre sfumature dell'amore e della vita, non necessariamente un romanzo per anziani, e si spera, dato che i diritti cinematografici sono già stati venduti, in un adattamento a film all'altezza.

E se in Gran Bretagna la convivenza da maggior tempo con etnie diverse ha portato già a nuovi sviluppi della società e alla presenza di persone come Jasmina, i temi che tratta Helen Simonson, ex mamma a tempo pieno diventata scrittrice, sono universali e riguardano tutte le età della vita, creando del microcosmo di Ernest, Jasmina e dei loro parenti un vero macrocosmo di vita.

Temi trattati quindi con un'attenzione al modo di vivere della provincia inglese secondo una tradizione che risale a Jane Austen: solo che all'epoca della Austen a trent'anni eri vecchia, mentre qui a settant'anni si può essere ancora eroine di un batticuore, ed avere un cavalier servente disposto a sfidare tutto e tutti pur di vivere, quel poco o tanto che resta, insieme e felici e contenti.

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