“La versione di Vasco” di Vasco Rossi

di / 30 novembre 2011

La vita di Vasco Rossi pare essersi fatta meno spericolata, come testimoniato dalle sempre più frequenti incursioni del cantante in settori diversi da quelli del rock. Non limitandosi alla partecipazione finanziaria al free press di recensioni letterarie Satisfiction, curato dall’amico Gian Paolo Serino, Vasco irrompe nelle librerie con la pubblicazione di un proprio diario, edito da Chiarelettere (http://www.chiarelettere.it), che raccoglie i pensieri e le riflessioni di una vita, comprese quelle dell’ultimo periodo, veicolate sui social network, che hanno suscitato qualche polemica. Riflessioni che hanno proiettato l’immagine di un nuovo Vasco sempre meno rocker – tanto da aver deciso di rinunciare alle esibizioni live – e più “pensatore”: del resto, anche gli anni (60 a febbraio) come gli acciacchi fisici cominciano a pesare.

Un mosaico di pensieri, ricordi e riflessioni che, incollati insieme, vanno a formare tutto il mondo che Vasco ha in testa, disposti graficamente in 182 pagine a mo’ di diario, quelli più importanti e graffianti riportati a caratteri cubitali. Un libro di dichiarazioni che spaziano su infanzia, vita privata e pubblica, esordi, polemiche per i testi ed i “messaggi” dei brani, ispirazione compositiva, depressione e mal di vivere, nonostante soldi e notorietà, amore, famiglia, paternità, donne del passato e del presente, droga, eccessi, successo, Dio e religione, politica, passato e futuro.

In queste pagine, la sua vita e le sue esperienze sono raccontate in pillole:

«All’inizio della mia carriera la gente stava distante da Vasco Rossi perché pensava fosse pericoloso. Mi consideravano il colpevole di tutto: se c’era la droga era colpa mia. Era mia la responsabilità anche per quelli che avevano scelto la cocaina. Che poi a pensarci bene sono uno che testi sulla droga non ne ha mai scritti. Ne ho messo giù uno sulla Coca-Cola e tutti stavano lì a dire che avevo fatto delle allusioni. Ma nessuno ha mai accusato la bibita che è in circolazione da più di cent’anni proprio con quel nome lì».

«Io vengo dai cantautori, ho cominciato a scrivere ai tempi di Guccini, Dalla, De Gregori, De André. Cercavo di far canzoni come quelle, naturalmente non riuscivo a farle così belle, perché non avevo quel linguaggio. Poi ho iniziato a scrivere canzoni particolari… La prima è stata "Ogni volta". L’ho scritta una mattina, ero sul letto, dovevo ancora dormire e secondo me ho cominciato proprio a delirare… quando l’ho finita ero convinto che fosse una canzone che capivo solo io. Poi l’ho fatta sentire e ho avuto la meraviglia che la gente capiva perfettamente. Così ho trovato il mio stile».

«La vita è come un’onda che ti trascina e ti trasporta…Poi però raggiunge la riva e sembra morta. Invece no: si rinnova!… Così io ho dichiarato conclusa la mia stra-ordinaria attività di rockstar… Ho finito una corsa che mi ha portato alla vittoria… Adesso cambio forma, cambio mira. Mi lancio in una sfida nuova. Alzo la posta. Sta per nascere un Vasco nuovo, inedito, ancora più libero, più vivo e più solo… Ancora più folle, temerario… e scomodo».

Rivolgendosi, infine, ai fans: «Cari amici, fratelli, compagni di strada, di vita, di illusioni, di passioni e di grandi delusioni. Non vi chiamo fan. Per voi la parola fan è riduttiva, semplicistica e anche un po’ offensiva. Voi siete persone! Con una grande affinità elettiva tra voi e con me! Non siete una massa ottusa e omologata, rimbambita e unita, amante della Coca-Colao persa e delirante dietro lo stesso cantante, sognando di sposare Simon Le Bon».

Alla fine del libro-diario (disponibile anche come e-book) è ricordata l’articolata discografia del cantante emiliano. Il ricavato delle vendite del libro sarà devoluto interamente al Gruppo Abeledi Don Ciotti che Vasco ha visitato in occasione della megaintervista a Torino con La Stampa.

Proprio a Torino, probabilmente, Vasco Rossi darà il concerto d’addio, poiché, per i tanto pubblicizzati problemi fisici, ha dovuto saltare la tappa del capoluogo piemontese nel suo ultimo tour.

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