“Il flauto magico” di Mozart secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio

di / 13 dicembre 2012

Mercoledì 5 dicembre, Teatro Olimpico di Roma. È il debutto della nuova edizione de Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio. La famosa opera di Mozart riletta, smontata e ricostruita da questa Orchestra multietnica, romana di adozione, diretta da Mario Tronco.

Una serata gelida, prendono posto gli ultimi spettatori, giornalisti, musicisti e tanti bambini. Buio in sala, rombo di batteria. Ha inizio il concerto che dura un fiato, un unico respiro. Luci sparate sull’Orchestra, sul fondale appaiono coloratissime immagini, disegnate ad acquerello, che immediatamente riportano all’atmosfera della favola.

È a questo punto che il simpaticissimo narratore (e musicista) cubano ci accompagna a conoscere i personaggi di questa avventura: il giovane e innamorato Tamino, che grazie al ritmo caldo delle sue congas cercherà di conquistare Pamina. Lei ha una voce sottile, rotta e con la sua fedele chitarra canta dolcemente la sua infelicità: è insidiata dallo scuro e perfido Monostatos, che cambia completamente ritmo e con un’aria incalzante e provocatoria, con inflessione arabeggiante, cerca di tenerla legata a sé.  La cattivissima e nera Regina della Notte appare, scompare e veglia su Pamina, per impedirle di lasciarsi andare al solare amore di Tamino. Il suo canto aggressivo, travolgente e acuto, incontra il ritmo lento, ammaliante e riflessivo di Sarastro, che appare come un saggio sciamano, custode della felicità.  In mezzo a loro, di tanto in tanto, fa il suo ingresso trascinante Papageno, la cui prima apparizione è preceduta da uno squillante trillo di cellulare; con i suoi tamburi africani e le sue percussioni sarà fedele amico di Tamino nella ricerca dell’amore.

A fianco ai protagonisti, tanti altri personaggi: le tre dame (viola, violoncello e violino), paggi e giovani fanciulli (basso, contrabbasso elettrico, kora, tablas) e al pianoforte Leandro Piccioni, ideatore – insieme a Mario Tronco – del progetto musicale.

La favola è raccontata in sei lingue e suonata con tempi musicali che vanno dal jazz al mambo, dal rap alla lirica: come se ciascun musicista tramandasse la favola di Mozart in forma orale, con i linguaggi e i suoni della propria cultura.  Un’ora e trenta di ritmi travolgenti e caldi, in cui la partitura e la melodia mozartiane vengono spezzettate e riarrangiate secondo le armonie e la musica tradizionale di dieci paesi del mondo. Un’ora e trenta – appunto – di grande spettacolo, secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio.


Il Flauto Magico Secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio
di Mario Tronco
con l’Orchestra di Piazza Vittorio

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