laNuovafrontiera: a tu per tu con Marta Corsi e Maia Terrinoni

di / 21 dicembre 2012

La settimana scorsa vi avevamo raccontato la collana Cronache di FrontieraPer concludere il nostro viaggio tra le pagine della casa editrice laNuovafrontiera, abbiamo parlato del progetto con Marta Corsi e Maia Terrinoni. Non ci resta che augurarvi buona lettura.


Una domanda immediata che non può che essere la prima. Qual è la vostra Nuova Frontiera? A cosa si riferisce un nome tanto evocativo?

Al momento della nascita della casa editrice nel 2001 scegliemmo di porre la nostra attenzione su confini letterari più nuovi e meno frequentati, per questo ci concentrammo sulla pubblicazione di autori tradotti dallo spagnolo e dal portoghese, seguendo queste due lingue in America Latina e nelle tante letterature africane d’espressione lusofona e sondammo queste “nuove frontiere” da cui deriva appunto il nome.

Com’è nata questa passione per la letteratura di lingua spagnola e portoghese e cosa vi ha spinto a intraprendere un percorso che la valorizzasse?

Quando siamo nati, dieci anni fa, le letterature di lingua spagnola e portoghese erano evidentemente relegate in secondo piano, con un predominio angloamericano quasi assoluto nelle traduzioni. Il desiderio quindi era permettere ai lettori italiani di conoscere le voci contemporanee più interessanti di due bacini linguistici e culturali un po’ trascurati. Oltre a questo, con il passare degli anni, abbiamo anche voluto recuperare opere più classiche – sempre mantenendo la specializzazione linguistica del progetto editoriale – a volte inedite, altre volte riproposte in una nuova veste grafica e con traduzioni particolarmente curate.

Oltre alla quello del giornalismo narrativo, che esplorate con la collana Cronache di Frontiera, presentata nella seconda puntata di DietroLeQuarte a voi dedicata, c’è un altro progetto in cui vi muovete da pionieri e attraverso il vostro blog letterario, quello dei Diari di traduzione.

In effetti i Diari di traduzione, costituiscono un’iniziativa originale che si propone di valorizzare e dare maggiore visibilità alla difficile e mai sufficientemente apprezzata arte del tradurre e alla figura dei traduttori, troppo spesso trascurati. Ci piaceva l’idea che i lettori potessero guardare dietro le quinte dei nostri romanzi e seguire tutto il lavoro di traduzione, attraverso dei post, un vero e proprio diario, che il traduttore pubblica spiegando e raccontando dubbi e difficoltà, ma anche le soluzioni creative che incontra nel rendere in italiano passaggi difficili o giochi di parole.

La vostra proposta comprende un ricco catalogo interamente dedicato ai bambini, La Nuova Frontiera Junior, che unisce sapientemente fiabe classiche, coloratissimi libri pop-up in tre dimensioni e nuove storie illustrate, con un’attenzione particolare alla sensibilizzazione dei piccoli lettori verso temi di attualità quali l’integrazione interculturale e il bullismo e all’introduzione a discipline che avranno tempo per approfondire come la filosofia e la storia, il tutto in modo affascinante e giocoso. Quanto è importante, oggi, avere quest’attenzione? Siete contenti della risposta del giovane pubblico?

Il nostro catalogo junior è articolato in diverse collane, ma un principio a cui cerchiamo di mantenerci sempre fedeli è ben espresso dalle parole di Astrid Lindgren, che spesso prendiamo a prestito: «per scrivere libri per bambini (e per pubblicarli) è necessario solo essere stati bambini e poi cercare di ricordarsi come è stato». A questo si aggiunge anche il desiderio di sensibilizzare grandi e piccoli a temi di attualità, attraverso il gioco o con storie divertenti, come gli albi Il signor G. o Il mio vicino è un cane, che è un bellissimo esempio di come parlare dei pregiudizi. Oggi quest’attenzione, che non vuole essere un preciso intento educativo, ci sembra particolarmente importante. E vediamo che soprattutto i più piccoli sono molto sensibili e ricettivi e, spesso, proprio le loro impressioni o le domande che rivolgono agli autori sono la soddisfazione più grande del nostro lavoro.

Le sorprese non finiscono. Da un paio di mesi a questa parte abbiamo visto spuntare i vostri libri nelle piazze, al mercato, in spiaggia, tra i cesti di frutta e gli aperitivi, grazie all’iniziativa #LettoriFuori, che esplode come un flash mob durante il quale i vostri inviati propongono ai passanti di leggere ad alta voce un testo. In generale, purtroppo, si legge meno e si acquistano meno libri, quanto sono importanti iniziative parallele come queste per riavvicinare tutti alla lettura?

Le iniziative a cui vi riferite per noi hanno molta importanza, sono dei modi altri per far conoscere i nostri libri e portarli fuori da spazi consueti, in Italia si legge pochissimo ed è necessario in questo momento incentivare il più possibile la lettura.

Grazie a Marta e Maia per averci raccontato il progetto nei dettagli. Concludiamo qui la nostra esplorazione della Nuovafrontiera, sperando di aver esaurito tutte le vostre curiosità.
DietroLeQuarte vi dà appuntamento a gennaio!

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