“Brueghel. Meraviglie dell’arte fiamminga” al Chiostro del Bramante

di / 8 gennaio 2013

Dal 18 del mese scorso, fino al 2 giugno, è possibile vedere da vicino le opere della dinastia dei Brueghel negli spazi espositivi del Chiostro del Bramante. Ma «lasciate ogni speranza o voi ch’entrate»! Se pensate di poter ammirare capolavori come “Trionfo della Morte” o “Torre di Babele” di Pieter Brueghel il Vecchio, siete fuori strada. Questi sono rimasti al sicuro nelle loro sedi permanenti di Madrid e Vienna, mentre a Roma ne è arrivato soltanto uno, “La Resurrezione”, da una collezione privata belga, e non certo tra i migliori del celebre artista.
 


L’intento e l’obiettivo della mostra è quello di creare un percorso dinastico tra le opere dei vari componenti della famiglia Brueghel, ma purtroppo il risultato è confusionario nell’allestimento e scarso nell’ordinamento. Viene dato maggior risalto a Pieter il Giovane e a Jan il Vecchio, figli del vecchio Pieter e discendenti più diretti della maestria paterna. Pieter il Giovane riesce a far fruttare la fama del padre e si assicura un posto d’onore sul mercato d’arte delle Fiandre, accontentando la grande richiesta delle committenze private e delle corti europee. Il suo stile è totalmente dipendente da quello di Pieter il Vecchio e anche le tematiche sono di chiara ispirazione paterna, realizzando talvolta delle vere e proprie copie per andare incontro alle necessità di ciò che era in voga all’epoca. Ne sono un esempio alcune opere presenti in mostra, come “Trappola per uccelli”, esplicito riferimento a “Il ritorno dei cacciatori”, e “Danza nuziale all’aperto”, chiaro richiamo a “Il Banchetto nuziale”, entrambe a Vienna: simili sono i soggetti, la costruzione delle figure rappresentate, le ambientazioni, l’accuratezza dei particolari e la resa pittorica.
 


 

Discorso diverso per il fratello minore Jan il Vecchio, che ricevette vari soprannomi (Brueghel dei velluti, dei fiori e del paradiso) in ragione delle tematiche che amava dipingere maggiormente e del suo modo vellutato di stendere il colore. Si distacca dallo stile del padre e trascorre molto tempo in Italia, principalmente a Milano, dove ha la possibilità di conoscere e di essere ammirato dal cardinale Federico Borromeo. Collabora con Rubens e diventa il primo importante pittore di fiori e di nature morte, tanto da influenzare in maniera permanente gran parte della pittura fiamminga successiva. La sua tecnica pittorica dimostra una straordinaria abilità tecnica e un gusto sopraffino, la natura rappresentata nella sua opera è un costante richiamo a riflessioni profonde sulla caducità dell’esistenza umana, ispirandosi al concetto di vanitas. Esemplari sono “La Tentazione di Sant’Antonio nel bosco” e “Madonna col Bambino in una ghirlanda di fiori”, al quale si ispirerà il figlio, Jan il Giovane, per alcuni dei suoi dipinti migliori, anch’essi presenti in mostra.
 


 

Il percorso espositivo avrebbe potuto anche terminare qui, dal momento che il secondo piano del Chiostro è stato occupato da opere di veramente scarsa rilevanza artistica. Credo che ci sia una scontentezza diffusa tra gli utenti delle mostre che ultimamente si svolgono nel nostro paese, sia tra i più preparati, che tra i visitatori occasionali. Come al solito si preferisce investire in sapienti scelte di marketing piuttosto che prestare attenzione a garantire un’offerta culturale dignitosa: mostre già confezionate per fare il giro del mondo, non tenendo presente il contesto in cui verranno inserite (questa dei Brueghel infatti è già stata a Como e a Tel Aiviv). Gran parte delle esposizioni romane dell’ultimo periodo si sono fregiate di grandi nomi come Mondrian, Dalì, Vermeer, etc., per poi deludere il visitatore, una volta acquistato il biglietto, con opere di bassa qualità o con dipinti di altri artisti coevi a quello protagonista, esposte come riempitivo, per garantire la passeggiata pittorica a chi purtroppo ha già pagato, e non poco.

Abbasso i grandi nomi, viva le grandi mostre.

 

Brueghel. Meraviglie dell’arte fiamminga
Dal 18 dicembre 2012 al 2 giugno 2013 presso il Chiostro del Bramante
Per ulteriori informazioni:
http://www.brueghelroma.it/

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