“Miss.Tic” alla Wunderkammern, Roma

di / 2 febbraio 2013

Nascosta tra le strade del quartiere di Tor Pignattara, a Roma, si trova un’accogliente galleria che fino al 16 marzo accoglie le opere di Miss.Tic. Questa artista viene considerata una delle regine della street art, nonché una delle prime (e tra le poche) a essere riconosciuta dalla critica e non solo. Infatti l’enciclopedia Larousse le ha commissionato alcune illustrazioni per l’edizione speciale, le poste francesi una serie di francobolli ed è stata riconosciuta anche dal mondo della moda e del cinema. Miss.Tic è francese o meglio parigina, classe 1956. Invade le strade di Parigi già dal 1985 e ci regala la sua prima personale in Italia, ormai più matura e consapevole del suo lavoro.

La mostra alla Wunderkammern è strutturata in modo accurato e preciso, divisa su due piani. Al piano terra, che si intravede dalla strada, troviamo le opere più grandi, così da venire immersi direttamente nella poetica dell’artista, come ha voluto il curatore Giuseppe Ottavianelli.

Appena si entra, sulla destra è impossibile non rimane catturati dal forte richiamo del colore rosso che proviene dall’opera “La réciprocité est un mystère” (ripresa nella locandina), la più grande tra quelle esposte: l’abbraccio rappresentato quasi a passo di danza che sta per tramutarsi in bacio, ci fa venire in mente la passione tra due personaggi di un fumetto pop, come Eva Kant e Diabolik.

Si prosegue lungo un corridoio che porta alle scale verso il seminterrato e si passa dal supporto in tela ai ritagli di cartelloni pubblicitari e, al piano inferiore, al metallo.

La figura principale è sempre la bella ragazza mora ammiccante, che viene affiancata da frasi in lingua francese che si riferiscono all’amore, alla vita, alle donne. “L’arte nuoce alla stupidità”: questa è l’unica frase in italiano che troviamo su una tela, prima di scendere nel seminterrato.
 


Emerge l’attenzione e l’impegno che l’artista ha verso la società e nei confronti dell’arte, come fosse un grido contro l’ignoranza. Le sue opere, circa venti, coinvolgono grazie alla forza del colore puro del monocromo che evidenzia il corpo femminile. La donna erotica e allo stesso tempo eroica che urla contro la società, in un mix tra Crepax e Godard.

Il piano sotterraneo è quello che incuriosisce di più: è una grotta con tanto di passerelle per non bagnarsi, ricavata da un ex deposito di arance. Qui troviamo dieci opere che hanno come supporto il ferro. L’ambiente è suggestivo e l’accostamento ferro tufo risulta vincente. Al piano terra vi era un rapporto dialettico tra donna-uomo-arte, qui negli “inferi” si incentra tra uomo-donna e la penombra rende il tutto ancora più convincente. Notevole l’opera “Infidelités généuses”, dove le due anime femminili sono rappresentate in un trittico in cui al centro c’è la figura maschile. Le due figure laterali si contrappongono a quella maschile, esaltando il potere delle donne.
 


Queste tematiche si possono ritrovare anche nell’opera “Prêt a porter”, nella quale la donna porta sulle spalle l’uomo, diventandone la guida sia fisica che morale. «È un donna giovane, timidamente sicura col suo erotismo naturale, ha gambe atletiche e sottili caviglie, un tubino nero che si adagia come seconda pelle… giovane e bellissima, la nostra Lei domina tutto senza irretimento machista, senza durezza militare, solamente con l’energia dell’esserci, e senza parlare si prende il centro della nostra scena, della nostra circolazione sanguigna, del nostro ossigeno».

 

Miss.Tic
Dal 19 gennaio 2013 al 16 marzo 2013
Wunderkammern, Via Gabrio Serbelloni 124, Roma
Per ulteriori informazioni:
http://www.wunderkammern.net/misstic/misstic.htm

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