Libreria caffè N’importe Quoi: «di tutto e di più» nel cuore di Roma

di / 12 giugno 2013

Partiamo da un dato reale: la libreria caffè N’importe Quoi si trova al civico 10 di via Beatrice Cenci a Roma. Zona Ghetto/Isola Tiberina per intenderci. Sulla carta tutto lineare: a due passi dalla sinagoga, a cinque dal Teatro Argentina, area pedonale e romanità verace – c’è chi dice che gli abitanti di quel quartiere siano gli ultimi veri romani.

Poi ti incammini e allora è facile perdersi per i vicoli limitrofi, tra archi e portici, stradine cieche per finta e schegge di antichità amalgamate nel presente. Quando finalmente arrivi a destinazione, dopo aver incontrato una serie di luoghi sorprendenti che non avevi calcolato – il Portico d’Ottavia, piazza delle Cinque Scole, via Monte de’ Cenci, e ancora via dell’Arco de’ Cenci – ti accoglie una ragazza che legge un libro a testa in giù, come se niente fosse, come se la libreria caffè stesse proprio dietro l’angolo di casa tua, a pochi metri. E subito dopo ti accorgi della scritta che troneggia all’altezza dei suoi fianchi: N’importe Quoi. A quel punto sbirci attraverso il vetro e ci vuole davvero poco per convincersi: entrare è la cosa migliore che si possa fare.

«N’importe Quoi», ci spiega sorridendo Caroline – francese francese di Parigi –, che insieme a Hélène – francese francese di Angoulême – e a Stefano – romano romano – gestisce questo spazietto multilingue, vuol dire «di tutto e di più, qualsiasi cosa», e rappresenta a pieno l’identità del luogo. Perché davvero può capitare di trovarci di tutto a N’importe Quoi. Libri nuovi e usati, in italiano ma anche in francese e inglese – sì, libri in lingua originale usati! –, guide turistiche per stranieri, ma anche per chi “ama” perdersi per i vicoli cittadini. E ancora libri per bambini e libri a 1 euro, la «Torre del meno 50%» e la «valigia dei libri». Autori da tutto il mondo, piccole e medie case editrici selezionate con cura.
 


Ma N’importe Quoi è anche un caffè, un luogo d’incontro raccolto e familiare. Per chiunque voglia scambiare la propria madrelingua con quella altrui – nasce da quest’idea l’appuntamento del martedì con “Friends in Rome” –; per chi ama la musica – sono ormai imperdibili gli incontri di “Senza filtro” tra il giornalista Stefano Mannucci e i numerosi ospiti musicali, del calibro di Eugenio Finardi, Luca Carboni e Simone Cristicchi, che si succedono ormai da qualche anno –; per chi magari ha letto un libro e vuole conoscerne più a fondo l’autore – evento altrettanto imperdibile è “Radiolivres incontra…” con Edoardo Inglese e Vittorio Macioce che intervistano scrittori già affermati e non –; per chi, infine, vuole gustare un’autentica selezione gastronomica francese e bere del buon vino biologico, nella più schietta cordialità.
 


Una volta usciti dalla libreria caffè vi accorgerete che in fondo la ragazza a testa in giù aveva ragione, che davvero, venendo dall’Isola Tiberina, bastava camminare per un po’ in Lungotevere de’ Cenci, svoltare a destra alla traversa prima di via Arenula ed ecco facile facile via Beatrice Cenci… Poco importa, N’importe Quoi vi aspetta qualunque itinerario decidiate di percorrere.

 

Libreria Caffè N’importe Quoi
Via Beatrice Cenci, 10
Roma

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