“Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni” di Deflorian e Tagliarini

di / 14 novembre 2013

Una rapida ricerca sulle pagine online dei maggiori quotidiani relativa alle parole chiave «suicidi» e «crisi» produce, oggi, un’avvilente abbondanza di risultati. È un fatto su cui tutti, indiscutibilmente, abbiamo un’opinione. Un fatto su cui hanno un’opinione anche Deflorian e Tagliarini. Un fatto che emerge potentemente nella messa in scena di Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni.

In realtà c’è un’imprecisione. Non si può esattamente parlare di “messa in scena” perché, in scena, non viene messo nessuno spettacolo. Non ci sono personaggi, non c’è trama, non c’è commedia. Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni è uno spettacolo che si fa senza farlo e che, nella negazione, traspare.

Sappiamo tutto: il titolo è tratto dalle prime pagine di L’esattore di Petros Markaris; i personaggi sono quattro anziane che scelgono di suicidarsi per alleggerire lo Stato del carico rappresentato dalle loro quattro pensioni; il tempo della storia è l’Atene di qualche anno fa, nello specifico i cinque minuti prima che le quattro donne compiano il gesto di togliersi la vita; la scena si ambienta nell’appartamento in cui vengono ritrovati i corpi.

Sappiamo tutto anche senza spettacolo perché Deflorian e Tagliarini, superando la forma classica della rappresentazione, nel senso etimologico del termine, salgono sul palcoscenico e aprono un dialogo con il pubblico parlando con lo spettatore da pari a pari, mostrandogli il lavoro dell’attore, dallo studio del personaggio all’elaborazione della rappresentazione simbolica del testo, ma anche attingendo, in qualità di persone, a intime e condivise ansie e riflessioni.

Questo spettacolo si inserisce perfettamente nella filosofia di questa edizione 2013 del Romaeuropa Festival. The art reacts, con l’arte si può reagire, contro «l’onnipresenza di un dibattito politico che non affronta mai veramente la questione culturale come un’opportunità, la crisi economica che minaccia quel poco di risorse destinate alla creazione e al patrimonio, l’eterno ritardo nelle decisioni amministrative che mette a repentaglio i programmi», come afferma Monique Veaute, Presidente della Fondazione Romaeuropa, e Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni si assume il compito politico di far riflettere il pubblico sul tempo presente, rimanendo uno spettacolo estremamente contemporaneo nel suo non dare luogo alla catarsi e nel mancare di un «momento edificante».

Ci si guarda in faccia. Ed è già tanto.


Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni
un progetto di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
con Daria Deflorian, Antonio Tagliarini, Monica Piseddu, Valentino Villa

Prossime date:
Livorno  – Grattacielo 14 novembre
Milano – PIM off dal 16 novembre al 18 novembre

Qui maggiori informazioni sull’Romaeuropa Festival.

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