Una sola conferma e tante novità nella classifica degli incassi cinematografici del fine settimana.

La conferma è al primo posto: Notte al museo 3 – Il segreto del faraone continua a registrare buoni risultati arrivando a quasi quattro milioni totali. A completare il podio arrivano due nuove entrate: la commedia francese, già campione d’incassi in patria, Non sposate le mie figlie!, tutta giocata sul razzismo, vero o presunto, di un padre, e Jupiter – Il destino dell’universo, ritorno all’insegna della fantascienza dei fratelli Wachowski, già autori della trilogia di Matrix, che dopo il passo falso di Cloud Atlas sembrano essere tornati a convincere critica e pubblico.

L’italiano medio di Maccio Capatonda non riesce a mantenersi nella top tre e dopo una sola settimana di programmazione scivola dal secondo al quarto posto.

Birdman di Alejandro González Iñárritu, uno dei grandi favoriti per la notte degli Oscar del 22 febbraio, si ferma al quinto posto della classifica, con circa ottocentomila euro di incasso complessivo, seguito da quello che fino alla settimana scorsa era il titolo sul gradino più basso del podio, Unbroken di Angelina Jolie.

Sempre in prospettiva Oscar, si registra l’ennesimo buon risultato del biopic su Stephen Hawking, La teoria del tutto, che si conserva nella top ten, seppur al decimo posto, mentre, dopo oltre quaranta giorni di presenza ininterrotta in classifica, il sorprendente American Sniper di Clint Eastwood si ferma lontano dai migliori incassi della settimana.

Ecco la classifica completa:

1- Notte al museo 3 – L’enigma del faraone di Shawn Levy

2- Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron

3- Jupiter – Il destino dell’universo di Lana Wachowski, Andy Wachowski

4- Italiano medio di Marcello Macchia

5- Birdman di Alejandro González Iñárritu

6- Unbroken di Angelina Jolie

7- Mune – Il guardiano della luna di Alexandre Heboyan, Benoit Philippon

8- Non c’è due senza te di Massimo Cappelli

9- La teoria del tutto di James Marsh

10- Il nome del figlio di Francesca Archibugi