“Il Trono di Spade”, dai romanzi di George R.R. Martin

di / 4 dicembre 2012

Un altro grande successo per HBO e per George R.R. Martin. Pensate a una casa di produzione che ha già collezionato diversi successi e che prende in considerazione un best seller fantasy che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo: questi sono alcuni degli ingredienti per la realizzazione di una serie televisiva vincente.

Siamo in un medioevo fantastico, dove le stagioni durano anni, dove le vicende dei sette regni ruotano attorno al Trono di Spade di Approdo del Re e dove, tra lande desolate, si erge un’altissima Barriera che divide ciò che è noto dall’ignoto. Famiglie protagoniste delle prime due serie sono: i Targaryen (Daenerys e Viserys sono gli unici discendenti della cosiddetta “dinastia dei draghi”), i Lannister (famiglia eterogenea e pronta sempre a stupire), i Baratheon (tra cui Robert che è l’attuale re dei sette regni) e gli Stark (numerosi e molto uniti). I vizi sembrano oramai aver preso il totale controllo di Robert Baratheon che, agli occhi del vecchio amico Eddard Stark – e non solo –, non è più in grado di prendersi cura né della sua famiglia né tanto meno del regno. I Guardiani della notte, che sorvegliano ventiquattro ore al giorno la Barriera, ritrovano al di là della stessa i cadaveri di alcuni bruti e vengono, infine, uccisi da entità ignote. Intanto Vyseris ha deciso di far sposare la sorella con il capo dei Dothraki (tribù nomade e fiera) poiché pensa che grazie a tale unione riuscirà a riconquistare i sette regni che gli spettano, dato che suo padre Aerys era stato brutalmente ucciso dallo sterminatore di re (Jamie Lannister, uno dei fratelli della regina Cercei moglie di Robert Baratheon). Dopo la misteriosa morte del Primo Cavaliere del re, Jon Arryn, re Robert si reca a Grande Inverno per nominare Eddard Stark come suo successore. L’improvvisa e strana caduta da un’altissima torretta di Brandon Stark, penultimo dei discendenti della famiglia di Grande Inverno, e l’arrivo di Eddard ad Approdo del Re sono l’inizio di una serie di vicende intricate e sorprendenti. Da questi primi episodi si svilupperanno, con la presentazione di molti altri personaggi, tradimenti, guerre, preghiere, uccisioni, atti coraggiosi, astuzie e colpi di scena.

La partecipazione di George R.R. Martin come aiuto sceneggiatore in alcuni episodi ha garantito la fedeltà della serie nei confronti dei libri. HBO, come ha ampiamente dimostrato ad esempio con Spartacus, ha calcato molto la linea su caratteristiche che attirano molto il pubblico (soprattutto maschile): il sangue e il sesso.
La prima serie di Game of Thrones [titolo originale de Il Trono di Spade, ndr], andata in onda per la prima volta in America nel 2011, ha da subito riscontrato un ottimo seguito di pubblico. La seconda serie, fruibile da aprile 2012, ha anche ottenuto un notevole successo e ora gli appassionati attendono impazienti la terza che sarà disponibile a partire da marzo 2013.

Leggere i libri prima di vedere la serie darà certamente un valore aggiunto allo spettatore. Per chi volesse comprendere qualcosa a proposito della saga cartacea – Le Cronache del ghiaccio e del fuoco – potrà consultare anche un ulteriore articolo.

Il cast è composto da attori talentuosi (Sean Bean, Lena Haedey, Peter Dinklage etc.) la cui recitazione è quasi sempre impeccabile. La riproduzione del mondo fantastico creato dalla geniale mente di Martin è minuziosa e seducente. In questo mare magnum di caratteristiche positive è davvero difficile trovarne qualcuna negativa. Certamente deve piacere il genere e si deve guardare con molta attenzione ogni puntata. I dettagli, infatti, sono fondamentali al fine di una perfetta comprensione dell’evolversi della storia.

Non mi resta che augurarvi una buona lettura e visione!

 

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