Basta partire dal fatto che l’editore di Thomas Wolfe è lo stesso di Faulkner, Hemingway e Fitzgerard – Maxwell Perkins – per capire che, in fondo, la portata letteraria dello [leggi]

Quanto Americani (Sellerio, 2014) possa risultare estremamente insulare, racchiuso in gabbie tirate su a forza di autoreferenzialità e metadiscorsi, di americani che parlano come americani di altri americani, è piuttosto [leggi]

Giovani. Vita e scrittura tra fascismo e dopoguerra di Daniela Brogi (:duepunti, 2013) si apre con una riflessione sulla giovinezza, che rischia di ridursi a combustione di energia senza un progetto [leggi]

Non è mai facile parlare degli adolescenti. Dei loro turbamenti, dei loro sogni, delle loro paure. Non è mai facile farlo senza cadere nel banale. Come altrettanto complesso è raccontare [leggi]

Una lettera può cambiare molte cose. È vero, quando si spalma sul foglio, il mutamento è già avvenuto. Ma quel piccolo altare di carta non solo lo formalizza. Lo consacra. [leggi]

Alcuni l’hanno definita la Spoon River dei vivi. O più semplicemente la Spoon River in prosa. E in tutto questo qualcosa di vero c’è se il lavoro di Edgar Lee [leggi]

Leon Barlow ha fatto la sua scelta: ha lasciato una moglie rancorosa, dei figli piccoli e ancora amati, una vita di sicurezze e disillusioni per mettersi in gioco, per inseguire [leggi]