Flanerí

Libri

ISBN Edizioni: un’idea di purezza

di Cristiana Saporito / 5 giugno

Si passano in cassa e il primo lettore che incontrano è quello ottico, che tossisce l’assenso di farli pagare. Al pari di un vassoio, una spazzola o un centrotavola. Che poi raccontino più del loro perimetro questa è un’altra storia. Ma ogni libro, oltre alla trama e al dorso di pagine, ha il suo codice a barre, chiamato in questo caso ISBN (International Standard Book Number). Perché ogni articolo sia identificabile e quindi vendibile.

Scegliere questa sigla come nome di una casa editrice, quindi, rivela già molto. Ed è proprio della ISBN Edizioni che ci occupiamo questo mese.

Nata a Milano nel 2004 a opera di Luca Formenton (presidente del gruppo editoriale Il Saggiatore), Giacomo Papi e Massimo Coppola. Nata consapevole. Nata con addosso la coscienza che da anni e sempre di più i consumi culturali siano un parco giochi spaesante, una foresta di specchi in cui è facile smarrirsi tra le alternative. I nostri desideri spesso sono un bottino troppo magro per le legioni di stimoli pronti a sbranarli.

Così apprendiamo dal loro stesso sito: «Oggi il libro compete non solo contro altri libri, ma soprattutto contro i quiz, i telefonini, le scarpe da ginnastica e ogni altra merce» tecnicamente appetibile. Chi pubblica deve destreggiarsi tra sciami di altri concorrenti, rammentando che «il tempo è vettoriale» e «la prassi è marketing». Editare per distinguersi. Anche a colpo d’occhio.

Dalle parole dello stesso Coppola, attualmente unico della triade originaria: «Per me fu molto divertente fare qualcosa in cui non mi ero mai cimentato, non avere pratiche consolidate e riferimenti vincolanti a cui rispondere. Ricordo l’impatto delle nostre colonne di libri in libreria: in un mare di bianco che era il taglio dei libri vedevi i nostri tagli giallo rosso e blu, mentre dall’alto in un’orgia di colore spiccava il nostro bianco. Senza afflati nostalgici volevamo tornare un po’ alla capacità d’immaginazione tipica dell’editoria degli anni Sessanta. Un’idea di purezza che sottolineasse quanto in realtà un libro fosse fatto di parole. Fu una scelta che ci aiutò a imporci e che considero ancora più vincente oggi nell’era dell’ebook».

La copertina è un biglietto da visita, una vetrina e una mappa genetica. Un prodotto accattivante, una distesa immacolata dove spicca a seconda delle varie esigenze grafiche la medaglia cifrata definita barcode. E in più anche toccare i libri ISBN è un’esperienza ruvida e porosa, grazie all’impiego della carta constellation snow, in cui le dita quasi s’impigliano. La selezione dei titoli indica una precisa ricerca di qualità, che però non vuole avidamente ricacciarsi nella nicchia.

I primi testi sono Accusare dello stesso Giacomo Papi e Trilobiti di Breece D’J Pancake, dimostrazioni concrete di volersi porre non solo come editori, ma come produttori di idee coltivate e realizzate al proprio interno.

Nel 2009 arriva l’indipendenza, una conquista importante e quasi indolore, anche economicamente. Fondamentale perché «se il tuo progetto di produzione è totalmente libero e creativo credo che tu debba avere in mano tutte le fila della gestione, senza alcuna rete protettiva».

ISBN annovera nella propria scuderia autori di varie nazionalità, tra cui principalmente americani (come Douglas Coupland, James Cain e Kurt Vonnegut), inglesi (come Paul Murray e Simon Reynolds). Il catalogo, che conta una trentina di titoli l’anno, si compone di dieci collane:

– Narrativa;

– Saggistica;

– Special Books, narrativa straniera dal formato più piccolo con il testo a rilievo sulla copertina (tra gli altri, Il libro segreto delle cose sacre, di Torsten Krol, e il recente Alta definizione, di Adam Wilson);

– Reprints, con le ristampe dei propri best-seller;

– Varia;

– Illustrati e fotografici (tra cui il celebre libro a fumetti La vita secondo Woody Allen di Stuart Hample);

– Libri/DVD;

– Novecento italiano;

– Vinili, spuntata nell’ottobre 2012 e provvista di un brillante stile grafico, in cui ogni copia di uno stesso titolo ha una grafica di copertina diversa dalle altre.

– Superspecial.

Il sito web, rinnovato di recente, si presenta come una dichiarazione d’intenti, l’amplificatore migliore della mission(e) editoriale: snello, dinamico e di rapida consultazione, ospitando al suo interno oltre al catalogo anche altri progetti e collaborazioni, tra cui segnaliamo l’associazione di promozione sociale no profit Girls and Boys, fondata alla fine del 2011 allo scopo di valorizzare una narrazione di utilità sociale, che miri all’inclusione e al rifiuto di ogni discriminazione, perché far parte di un racconto significa essere compresi tra le braccia di ogni storia.

E ora, come sempre, è il momento della selezione, del menu di titoli che ci è piaciuto cogliere e suggerire, per farvi annusare un po’ di ISBN:

American Dust, di Richard Brautigan. Un’infanzia che fa presto rima con la morte, costretta a scegliere tra fame e proiettili, dentro una guerra appena spenta e un’altra che non potrà finire;

Retromania, di Simon Reynolds. Una disamina lenticolare e acuta della cultura pop degli anni Zero;

I Simpson e la filosofia, di autori vari. Diciotto saggi geniali, diciotto possibili percorsi interpretativi che offrono letture originali dei personaggi, dei linguaggi e della scorrettezza politica della serie. Uno dei primi grandi esempi di filosofia pop.

E ora che il tour è terminato, il vostro viaggio può cominiciare.