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Libri

La collana Tusitala di Nutrimenti

di Vanessa Palmiero / 20 novembre

Nella classifica dei titoli più venduti da Nutrimenti, svetta Lettere d’amore di Enrico VIII ad Anna Bolena, curato e tradotto per la prima volta in Italia da Iolanda Plescia (2013). Un preludio allo scisma anglicano, rivissuto nell’intimità del sovrano, che Nutrimenti propone nella collana Tusitala, oggi attiva con 18 pubblicazioni.

Accanto ai saggi storici e artistici, fioriscono biografie, diari di viaggio che mescolano generi e grammatiche dimostrando come la qualità letteraria riesca a trasformare i limiti imposti dal canone in trampolini di lancio verso narrative meticce.

Com’è il caso di Avventura brasiliana di Peter Fleming, nato da un miscuglio di avventure e spy stories, romanzo umoristico e teatro di Shakespeare.

Lo spirito pioneristico caratterizza anche i Diari antartici di Robert F. Scott, Ernest Shackleton, Edward A. Wilson (2010), viaggiatori verso un luogo che è in realtà un punto geometrico, oltre ogni resistenza umana.

Il filo che collega i testi di Tusitala sta quindi nell’evocazione di un immaginario avventuroso e allo stesso tempo enigmatico: «Si tratta di di-vertere il lettore, non nel senso di divertirlo, ma di condurlo altrove», spiega Filippo Tuena, curatore della collana.

L’intento programmatico si annida nel titolo Tusitala, una parola samoana che vuol dire «scrittore di storie» e che il popolo attribuì a Robert Louis Stevenson durante la permanenza sull’isola. 

Così a inaugurare la collana, nell’ottobre del 2010, è proprio Il giardino dei versi di Stevenson, poesie per bambini tradotte da Raul Montanari, che l’autore firmò durante la stagione più prolifica della sua attività artistica. Il testo si arricchisce con i contributi di Paolo Muri, Raul Montanari e dello stesso Filippo Tuena. 

«Quando Nutrimenti mi ha chiesto d’impostare una nuova collana non avevo esperienza editoriale se non come autore. Così i primi titoli della collana Tusitala sono libri letti e amati quando ancora non immaginavo che avrei avuto l’opportunità di proporli al lettore italiano».  

Come notato da Cristiana Saporito nell’articolo di introduzione a Nutrimenti, il catalogo della casa editrice ha una struttura tripartita: narrativa, saggistica e mare. Nonostante la collana dedichi ampio spazio alla non-fiction, Tusitala fa parte della prima categoria perché è lo sguardo degli autori e dei curatori a conferire a ogni testo un carattere esplorativo che si addentra in territori lontani offrendo nuove rese narrative.

Rivolta a un pubblico di lettori forti e curiosi, la collana si sviluppa in un flusso dinamico di interventi critici e apparati iconografici che contribuiscono a tracciare un profilo realistico della narrazione. 

«Sono suggerimenti di un lettore più che proposte di un editore. La scelta dei testi risponde essenzialmente a un’esigenza “emotiva”: rintracciare libri che trasmettono la passione per l’avventura e la raccontano con uno stile originale ed evocativo».
 

Questi alcuni titoli che vi consigliamo:

– Tempesta di Roger Vercel (2013): Alice Volpi traduce per la prima volta in italiano il libro che Primo Levi lesse durante l’ultima notte ad Auschwitz.

– La stanza di Rodinsky di Ian Sinclair e Rachel Lichtenstein (2011): a metà tra un’opera letteraria e un’indagine poliziesca, cerca di risolvere il mistero sulla sparizione di Rodinsky.

– Liane de Pougy di Jean Chalon (2012): la biografia della donna più desiderata della Belle Epoque, modello a cui si ispirò Marcel Proust per  la figura di Odette de Crécy.