“Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?” di Johan Harstad

di / 26 ottobre 2010

«La persona che ami è fatta per il 72,8% d’acqua e non piove da settimane».

Basta leggere l’incipit per capire di che pasta è fatto Che ne è stato di te, Buzz Aldrin? (Iperborea, 2011), romanzo d’esordio del norvegese Johan Harstad. Scritto con uno stile particolare che a tratti sembra ricordare il più celebre Jon Fosse, questo libro rivela tutta la sua caratura pagina per pagina, coinvolgendo il lettore con una storia tanto originale quanto comune, come fosse propria di ognuno di noi.

Il protagonista del romanzo, Mattias, nato il giorno in cui l’uomo sbarcò per la prima volta sulla Luna, è un giovane particolarmente sensibile che, pur di non apparire o mettersi in mostra, preferisce vivere una vita da “ruota dell’ingranaggio”, diviso com’è tra l’amore per la sua Helle e il negozio di fiori in cui lavora. Come il capitano Buzz Aldrin, l’ombra di Neil Amstrong durante la storica passeggiata lunare, così anche Mattias sceglie di essere una sorta di presenza silenziosa nella vita delle persone che gli stanno attorno. Ma in un attimo, senza che se ne accorga per tempo, tutta la sua esistenza va a rotoli. Mattias, convinto dall’amico Jǿrn, decide di partire con una band per un concerto alle isole Faroe. Lì, a contatto con un territorio estremo, quasi lunare, il protagonista inizierà una nuova vita, in fuga da un passato che non lo lascerà libero fino all’estrema resa dei conti.

Con una maturità di linguaggio apprezzabile e una particolare bravura nel proporre spunti di riflessione, Johan Harstad si dimostra essere uno scrittore di brillante prospettiva, regalando ai lettori un romanzo raro e originale. Le ambientazioni nordiche, alcune acute divagazioni sulla vita, la capacità di inserire con la giusta scelta di tempo aneddoti reali all’interno della narrazione fanno sì che il romanzo si presenti ancora più coinvolgente e leggibile. Non è raro, infatti, quando non si è intenti a impersonificarsi nel protagonista e nella sua volontà di fuggire dalla realtà quotidiana, trovarsi a riflettere proprio su fatti di cronaca ed episodi realmente accaduti, come lo sbarco sulla luna, appunto, o la strage di Srebrenica, riportati alla luce dall’autore attraverso emozionanti flashback.

Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?, di Johan Harstad è dunque un romanzo che vale la pena di leggere, una storia viva e sorprendente , capace di commuovere e stimolare il lettore fin dal suo memorabile incipit.

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