“Nineteen Mantras” di Giorgio Barberio Corsetti

di / 14 gennaio 2012

Mantra-pubblicità, canzoni radiofoniche mantra, termini-mantra imposti dal mercato. Nella società dei consumi, tutto quel che bisogna vendere diventa un mantra, affinché il consumatore possa averlo bene in testa. Il mantra, in realtà, è una ripetizione di suoni, una pratica religiosa per avvicinarsi al divino. Forse per repulsione dei mantra imposti dalla società, Giorgio Barberio Corsetti ci mostra «un riflesso del mondo degli uomini e degli dei catturato dalla scena», come specifica nelle note di regia. Nineteen Mantras, creato con il compositore Riccardo Nova e la coreografa-ballerina Shantala Shivalingappa. È un incontro tra la cultura europea e quella indiana e, attraverso la danza, il teatro, la musica e i video, si vuole evocare la storia dell’Uomo, la sua origine e il suo quotidiano. Gli inni proposti raccontano di dei e demoni e le storie, raccontate in nove quadri, sono tratte dalla letteratura vedica (da “veda”, scienza). Nelle storie che si susseguono nel corso della performance troviamo Prajapati, il signore delle creature, che crea Agni, il fuoco, con cui, però, comincia una lotta serrata. O lo stesso Agni che tenta di sedurre le donne dei sapienti ma resta sedotto dal sé o ancora, arrivando ai giorni nostri, uomini in giacca e cravatta, con cellulare in mano, sempre di fretta, nervosi e scostanti. La messa in scena è straordinaria e ambiziosa, una fusione di arti per far incontrare l’Oriente e l’Occidente, le divinità con l’Uomo. Quattro musicisti indiani, l’ensemble di contemporanea del Parco della Musica e un corpo di ballerini-attori per rappresentare l’irrappresentabile, il processo di creazione della Vita e la lotta dell’Uomo per conservarla. Ogni tassello è fondamentale – le visioni di Barberio Corsetti, le composizioni di Riccardo Nova, la coreografia di Shantala Shivalingappa – per creare un caleidoscopio di immagini e di colori suggestivi, una creatura imponente che attanaglia lo spettatore e lo seduce. Non c’è un filo logico nelle storie proposte ma la drammaturgia viene costruita in maniera ciclica, ossessiva come la struttura dei diciannove mantra. Un viaggio emozionante e mitico.

 

Nineteen Mantras
regia: Giorgio Barberio Corsetti
musiche: Riccardo Nova
drammaturgia: Giorgio Barberio Corsetti e Riccardo Nova
coreografia: Shantala Shivalingappa
danzatori: Hema Sundari Vellaluru e Paride Biasuzzi, Luigi Corrado, Filippo Del Sal, Jacopo Giarda, Sho Kamiko, Vincenzo Turiano, Gianmarco Romano

Andato in scena nei giorni 10 e 11 gennaio 2012 all’Auditorium Parco della Musica, Roma

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