“Arcipelago Europa” di Karl Schlögel

di / 8 marzo 2012

Marijampole si trova nel sud della Lituania, vicino a quello che una volta era in confine tra Impero Tedesco e Impero Russo. Qui oggi confluisce la maggior parte delle auto usate dall’Europa occidentale per essere immesse nel mercato di quella orientale. È per città come questa che l’Europa dell’est interessa a Schlögel: non come luogo esotico, ma come parte integrante e dignitosa dell’intero continente.

Per capire che questo luogo è davvero importante per l’autore, dobbiamo dare un’occhiata al colophon e scoprire il titolo originale, Marijampole: oder Europas, che nella traduzione italiana restituisce un altro significato fondamentale di questo volume. Arcipelago Europa, dunque, e se ci pensiamo è proprio questo il modo in cui molto spesso viviamo l’esperienza del nostro continente, viaggiano a basso costo e scegliendo di visitare una città poi l’altra per pochi giorni. È dunque un continente multiforme: quello «della Guerra fredda non esiste più. Dov’erano spazi omogenei – “l’Est”, “l’Ovest” – vi sono oggi frammenti, enclave, isole. Secondo alcuni è solo un’opera incompiuta, ma in realtà sono questi i tasselli della nuova Europa. […] La disgregazione è il momento della disillusione, del chiarimento. È lì che si intravedono le forze da cui potrà nascere il nuovo».

Ma poche righe dopo ecco tornare l’europeizzazione, prendendo spunto dal porto di Rotterdam, una voracissima bocca da cui ogni prodotto penetra velocemente per arrivare nelle nostre case. Ed è come se l’arcipelago si riempisse di villaggi vacanze. Il passo verso l’omologazione commerciale di cui ci beiamo, basti pensare all’Ikea, è breve, e subito si fa omologazione culturale: è forse così innocuo abitare tutti dentro case specularmente arredate?

E allora, che cosa rimane? Il senso di un continente lontano più di vent’anni dal crollo della cortina di ferro, che ha trovato una certa condivisione economica, ovverosia che il problema di una banca di Dublino preoccupa anche un operaio di Reggio Calabria, ma cerca – senza riuscirvi – di aggrapparsi a riferimenti culturali condivisi.


(Karl Schlögel, Arcipelago Europa. Viaggio nello spirito delle città, trad. di Marco Cupellaro, Bruno Mondadori, 2011, pp. 304, € 24.00)

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