“Vulcano” dei TunaTones

di / 14 giugno 2013

Dato che l’estate fa la preziosa e si nasconde, ci penseremo noi ad aiutarvi. Un raggio di sole e un’ondata calda sono stati portati dai TunaTones, alla loro seconda fatica discografica. Un anno fa si erano presentati al pubblico con iTunas, loro disco d’esordio prodotto dalla Prosdocimi Records. A un anno di distanza arriva il gradito bis grazie a Vulcano.

La band veneta ha ripreso da dove aveva lasciato, con la sua spiccata impronta “Surfabilly”, come loro stessi l’hanno definita, e quel sound accattivante e ballereccio proprio di un tempo che fu. Il ritorno alle atmosfere di cinquanta e più anni fa è scelta assai gradita e porterà l’estate nelle vostre orecchie anche se vi trovate comodamente seduti a casa in una giornata piovosa.

Il caro vecchio Rockabilly scorre potente in tutte e dieci le tracce dell’album, che sembra venire incontro alle esigenze di tutti, con un avvio pieno di energia pronto a far sudare anche il festaiolo più restio, per poi passare con “B.F.D.”, sesto brano del disco, a un ritmo più vicino a una ballata per rispondere alle richieste anche dei più romantici. Da qui in poi i TunaTones sembrano voler un pochino rallentare e calmare i bollenti spiriti, almeno fino alla decima traccia, meritevole di una menzione speciale.

Questa volta infatti c’è stato anche il tempo per sperimentare: il nome del brano dice già tutto: “Heavy Medley” potrebbe essere la risposta all’idea lanciata qualche anno fa dai Baseballs. I ragazzi tedeschi avevano trovato il successo proprio selezionando brani famosi più o meno moderni rivisitandoli in pieno stile Elvis. A differenza dei Tunatones, però, non si sono mai mossi in direzione di brani originali, restando a tutti gli effetti una sorta di cover band.

Il gruppo veneto si è spinto però oltre, perché invece di accontentarsi di brani squisitamente pop ha alzato l’asticella pescando tre successi dal mondo del rock toccando persino il metal con la scelta di “Hells Bells” degli AC/DC, “Run To The Hills” degli Iron Maiden per chiudere con “Enter Sandman” dei Metallica. Un rischio calcolato probabilmente, visto che il risultato sembra proprio la dimostrazione di un’idea azzeccata in grado di dare degna conclusione a un disco già di sicuro gradimento.

Non c’è alcun dubbio: Vulcano è il disco giusto per fare da sottofondo alle vostre giornate di relax, alle vostre feste con gli amici o alle vostre serate davanti a un falò in spiaggia. Se l’estate continua a voltarci le spalle adesso sappiamo come fargliela pagare.


(TunaTones, Vulcano, Prosdocimi Records, 2013)


 

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