“Under the Dome” di Brian K. Vaughan

di / 9 ottobre 2013

Scende la cupola targata CBS ed è subito successo: in Italia Under The Dome di Brian K. Vaughan è approdata su Rai Due.

La Cupola è un’invenzione di Stephen King, il cui nome, di solito, è garanzia di qualità. Chi ha letto The Dome, il romanzo da cui è tratta la serie, conosce già la storia; Chester’s Mill, la classica cittadina americana in cui tutti conoscono tutti e non accade mai nulla, si ritrova improvvisamente intrappolata sotto una cupola impenetrabile che impedisce del tutto la comunicazione con l’esterno.

A prendere il comando sono lo sceriffo Linda Esquivel e Big Jim Rennie, quest’ ultimo presentato come rivenditore di auto usate ma caratterizzato subito come un uomo incline al potere, in grado di fare qualsiasi cosa per ottenerlo.

A rendere ancora più strana la situazione ci pensa l’ex militare Dale Barbara, detto Barbie, anche lui rimasto bloccato sotto la cupola mentre si trovava a Chester’s Mill per una missione. Ci viene introdotto nello stesso momento in cui la cupola cade, tranciando a metà una ignara mucca e facendo schiantare aerei e auto in rotta di collisione, in una scena assolutamente ben confezionata che lascia presagire un ottimo proseguimento.
Da qui in poi le prime puntate servono a noi spettatori – e ai personaggi – per capire cosa sta succedendo e quali misteri  nasconde Chester’s Mill, da buona cittadina anonima del Maine in cui occultare segreti è più facile che vivere senza.

Dal momento che il bello sta nel comporre il puzzle tassello dopo tassello non vi anticipo nulla sulla trama, limitandomi a sottolineare i motivi per cui vale la pena buttarci un occhio, specie se siete alla ricerca di una serie non troppo pretenziosa e piacevole da seguire.
Il pilot è sicuramente uno tra i migliori dell’ultimo anno: ben strutturato, avvincente, lascia intuire quanto la storia sia corposa e abbia a sua disposizione vari percorsi da intraprendere sul piano narrativo. Ciò che non va, però, diventa evidente già dopo un paio di puntate: il materiale da trattare, essendo consistente, non è gestibile senza evitare situazioni ridondanti e colpi di scena che non sortiscono l’effetto desiderato, conducendo a un finale di stagione inconcludente e un po’ caotico.

A tenere alti i buoni propositi per fortuna ci sono i protagonisti, volti già noti in altre serie tv (Dean Norris, Hank in Breaking Bad e Mike Vogel di Bates Motel) o film di successo (Rachelle Lefèvre, Victoria in Twilight) e la speranza che con King e Spielberg come produttori si riesca a piazzare una risoluzione geniale al momento opportuno.
Il telefilm è stato già rinnovato per un’altra stagione, anche se forse l’idea iniziale di farne una miniserie avrebbe reso Under the Dome un’ottima trasposizione del romanzo, in cui la Cupola scompare nel giro di una settimana.

È quindi appurato che la serie abbia intenzione di discostarsi parecchio dall’idea di partenza, puntando sulle dinamiche tra i protagonisti e sulla cooperazione finalizzata a riottenere la libertà, nonostante la Cupola dia segnali di collaborazione e sembri voler proteggere più che distruggere.

Abbiamo cercato di ottenere qualche anticipazione riguardo la seconda stagione durante la serata di presentazione dell’ultimo episodio in anteprima al Roma Fiction Fest, che ha visto come ospiti Dean Norris e Rachelle Lefèvre: gli attori hanno confermato è che King è entusiasta di proseguire e l’anno prossimo ci aspettano tante novità emozionanti, colpi di scena e nuovi plot twist. Fan della Cupola, siete avvisati!
 

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