Quando la speranza fiorisce dalle macerie del passato

di / 5 marzo 2021

Poster di Notizie del mondo

Texas, 1870. Cinque anni dopo la fine della Guerra di Secessione, il capitano Jefferson Kidd – un’impeccabile Tom Hanks – attraversa lo Stato per raccontare le notizie. In questo viaggio itinerante incontra Johanna – la sorprendente Helena Zengel –, e decide di accompagnarla dagli ultimi parenti rimasti in vita.

Basato sull’omonimo romanzo di Paulette Jiles  pubblicato in Italia da Neri PozzaNotizie dal mondo si propone come un western contemporaneo, almeno a livello figurativo. Da un punto di vista più strettamente ideologico, il nuovo film di Paul Greengrass si discosta totalmente dalla serie di Jason Bourne, rinsaldando l’accoppiata con Tom Hanks dopo il successo di Captain Phillips, per affrontare il delicato tema dell’integrazione razziale nell’America di fine Ottocento. Che è poi un pretesto per raccontare implicitamente ciò che accade ancora oggi.

La questione corre su vari piani, diligentemente amalgamati fra loro dal regista, la cui abitudine al genere thriller rende il film molto scorrevole.

Prima di tutto c’è un problema politico, dato da un conflitto il cui ricordo è ancora troppo fresco, e i cui effetti poco visibili: sebbene la secessione non abbia avuto luogo, la pratica schiavista non si dissolve con la fine della guerra civile. Anzi, gli animi risultano stanchi delle lotte, ma saldi nelle proprie convinzioni.

Il capitano Kidd, nelle sue affollate assemblee di “paese”, legge le notizie dai giornali, proponendosi come mediatore tra le voci più accalorate. Si impone, infatti, come divulgatore di una società preda di ferventi cambiamenti: si guardi, ad esempio, al giornalismo dell’epoca, che vede nascere la figura del corrispondente di guerra, mentre l’uso del telegrafo conduce le “cinque W” nell’attacco degli articoli stampati. Pur non essendo prettamente del mestiere, Kidd diventa il mattatore della scena mediatica del Texas di allora, una specie di antesignano del moderno storyteller: le notizie sono una scusa per calmare gli animi, tentando di condurli a una risoluzione pacifica dei contrasti ancora fortissimi.

Da un punto di vista sociale, le pieghe violente che assumono i toni e i gesti dei bianchi texani nascondono un chiaro rimando a quello che leggiamo ancora oggi tra le notizie. In tempi recentissimi le destre più estreme sono rifiorite, portando a galla quei sentimenti di superiorità razziale che sembravano essere stati sconfitti con la Seconda Guerra Mondiale.

Che siano rivolte contro i neri, o qualsiasi altra minoranza, la rabbia e la violenza sono costruttrici soltanto di morte e desolazione. Non a caso lo stesso capitano, quando sembra imbrigliato dalle minacce di un leader fortemente discriminatore, intuisce il vero desiderio di chi lo ascolta: non l’apologia del potere, ma la condivisione di storie umane e rassicuranti.

Sta forse in questa sua eleganza nella gestione dei rapporti umani l’attrazione che porta la piccola Johanna ad affidarsi a lui per il suo viaggio di ritorno in quella che non sarà poi la sua “vera” casa. Due nomi sconosciuti scritti su un pezzo di carta non rappresentano nulla per una bambina adottata dai Kiowa (società delle praterie nordamericane, insediatasi poi in Colorado e Oklahoma, dove conduce insieme con i Comanche una sanguinosa guerriglia contro i coloni del Messico settentrionale e del Texas) dopo l’uccisione dei genitori tedeschi a opera della stessa tribù di nativi d’America.

Pur non comprendendosi linguisticamente, il capitano e Johanna si trovano e si scelgono, decidendo poi di rimanere insieme, incapaci di rinunciare a un rapporto nato nel silenzio, e cresciuto nella curiosità che li spinge a conoscersi. Lui viene colpito dalla sua profonda saggezza, nonostante i capelli arruffati e i modi un po’ buffi: arriva a capirne i gesti immensi quando descrive la sua idea di vita e di mondo. I loro sguardi insegnano che un incontro vero fra culture è possibile davvero: un uomo bianco e una bimba cresciuta con gli indiani possono diventare davvero un padre e una figlia.

(Notizie dal mondo, di Paul Greengrass, 2021, western, 118’)

 

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LA CRITICA

Notizie dal mondo è un western contemporaneo, ricco di rimandi impliciti alla questione razziale ancora molto sentita nell’America di oggi. Sullo sfondo del Texas più duro, Tom Hanks lo attraversa portando per mano una sorprendente Helena Zengel, alla ricerca di una casa, che non sarà quella designata all’inizio del lungo viaggio.

VOTO

8/10

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effe

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