Nel mondo esistono un numero pressoché infinito di generi di lettori, ma a voler sintetizzare e restringere il campo si potrebbero identificare due tipologie: ci sono lettori che eludono i [leggi]

Più di trent’anni fa, con il crollo del Muro di Berlino, si pensava che la Riunificazione tedesca avrebbe portato vantaggi economici e sociali ai Länder della vecchia DDR. A oggi, [leggi]

Uscito nel 2004, Tutti i giorni è la seconda opera di Terézia Mora come scrittrice di narrativa, e per questo romanzo l’autrice ha ricevuto il Premio della Fiera del Libro [leggi]

Le parole possono contenere una storia personale, raccontare una cultura, dare corpo e significato alle nostre origini. È proprio attraverso Sedici parole (Keller, 2020), che fa da titolo al suo [leggi]

Questo non è un articolo come gli altri. Non l’ho già ideato, non mi sto limitando a travasare riflessioni essiccate altrove. Non ho in caldo ogni scatto futuro. Eppure lo [leggi]

Ne dicemmo già, del calderone etichettato distopia. Degli stregoni folgoranti e delle loro profezie. Di tutto un ribollire di visioni. La carovana ardente dove torreggiano a varie altezze campanili chiamati [leggi]

In Siberia è così. Quaranta gradi sotto lo zero e la sola vodka a scaldarti il cuore. Una luce esatta e tagliente come un giudizio a illuminarti il cammino. Febbre [leggi]

La pazzia è un concerto. Anche quando si suona da soli. È lei la compagnia, la sinfonia plurale. E quella stessa partitura, ritualizzata fino all’orlo, identica allo stremo, dal lato [leggi]

Romantico e malinconico, il romanzo di Maria Rosaria Valentini, Mimose a dicembre (Keller, 2013), di suggestivo ha i sapori delle stagioni e della cucina, i colori grigi dei paesaggi romeni [leggi]

Il re non ha sonno di Cécile Coulon (Keller, 2013) è la storia di Thomas Hogan, «il figlio maledetto»: «Aveva avuto tutto quello che un bambino, tutto quello che un [leggi]

Questo mese e per la casa editrice Keller abbiamo intervistato l’addetta all’ufficio stampa Silvia Turato per assumere un punto di vista interno al progetto, ma diverso da quello dell’editore.   [leggi]

Spesso, all’interno di una casa editrice, le collane servono per diversificare zone del dire e del sapere. Sono i nomi assegnati ai distretti, gli organi che insieme pompano il battito [leggi]