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Cinema

Il Fellini di “Casanova” e di “Ginger & Fred” in DVD

di Francesco Bove / 9 gennaio

Finalmente ritroviamo in dvd alcuni film di Fellini considerati minori come Ginger e Fred o Il Casanova di Fellini, oggetto della recensione. A proporre questi due titoli è la Dall’Angelo Pictures la cui politica è quella di riproporre, rimasterizzati o in edizioni speciali, alcuni classici del cinema. Il Casanova di Fellini non rientra tra i film più citati del regista riminese ma è un autentico capolavoro, un ritratto inedito del famoso “tombeur de femmes” giocato sui contrasti e sulle invenzioni figurative. Un ormai anziano Giacomo Casanova, bibliotecario del Conte di Waldestein, ricorda la sua giovinezza, le sue gesta amorose, le ingiustizie subite. In poco più di due ore e mezzo, Fellini offre uno spettacolo visivo ben lontano dall’onirismo di Otto e mezzo ma compatto e omogeneo, senza sbavature. Azzeccata la scelta di adoperare un linguaggio plurimo, che va dall’alto al basso, mischiando i dialetti e gli idiomi, offrendo un impasto originale, atipico per il cinema, che conferisce personalità e un marcato espressionismo alla pellicola. Donald Sutherland, doppiato da un ottimo Gigi Proietti, è straordinario nel rendere il suo personaggio eccentrico e patetico mentre Tina Aumont è una seducente Henriette che finirà per far perdere la testa al nostro Casanova. Nonostante le mille difficoltà di realizzazione, Fellini consegna al pubblico una delle sue migliori prove registiche.

Ginger e Fred è una satira forte sul mondo e lo squallore delle televisioni private ma è anche una rielaborazione di tutto il cinema felliniano. L’irreale racconta il reale, la fantasia interviene per porre un freno a una realtà decadente. La poesia, incarnata dai due ballerini, “star” di tip tap nei locali d’avanspettacolo, viene fagocitata dalla televisione e adulterata per renderla volgare, per darla in pasto a tutti. Diversamente dal Casanova, Ginger e Fred è disomogeneo, in alcuni punti incespica, talvolta è troppo di maniera. Però è un’opera importante che documenta il passaggio all’era della televisione, allo squallore della trash-tv. Fellini è sempre lucido, seppur più triste e privo dell’ironia che ha contraddistinto le sue opere. Dirige cinicamente due grandi attori e si avvia lentamente verso il capitolo finale della sua carriera.

Unica pecca dei due dvd è la mancanza di extra ma i due film non presentano sgranature rilevanti nella resa delle immagini ed è buono il riversamento in digitale. Aspettiamo, quindi, altri titoli in catalogo.