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Cinema

[Best 2015] I film

di Redazione / 22 dicembre

È stato un anno particolarmente fortunato per il cinema, nel mondo e in Italia. Dopo stagioni incerte in termini di risultati commerciali, si sono registrati una serie di incassi che sono entrati direttamente nelle classifiche dei più grandi successi al botteghino della storia del cinema. Ci sono stati quattro grandi exploit – Jurassic World, arrivato al terzo posto del box office di tutti i tempi; Fast and Furious 7, al quinto; Avengers – Age of Ultron al sesto; i Minions al decimo –, tutti al di sopra del miliardo di dollari di incasso totale.

In Italia, il botteghino è stato dominato dai cartoni animati, con il capolavoro Inside Out al primo posto (25 milioni di euro di incasso, circa), seguito da Minions. A chiudere il podio, un altro dei casi della stagione: 50 sfumature di grigio. L’unico italiano presente nella top ten nazionale è Si accettano miracoli, opera seconda da regista di Alessandro Siani, arrivata sopra i quindici milioni di euro complessivi. In generale, gli enormi successi internazionali hanno distolto l’attenzione dal cinema nazionale, che non è riuscito ad avvicinare in nessun modo i risultati clamorosi del passato anche recente. Ci sarà da vedere per il 2016, con il ritorno del re del cinema italiano Checco Zalone e il suo nuovo film Quo vado? pronto a invadere le sale dal primo gennaio.

Questo finale di stagione ha comunque riservato ampio spazio al prepotente ritorno di Star Wars che con il suo settimo episodio, Il risveglio della forza, è destinato ad accumulare record su record di incassi.

Al di là del discorso puramente economico e commerciale, questo 2015 di cinema sarà comunque difficile da replicare, almeno in termini di concentrazione. È stato un anno che ha visto tornare sul grande schermo alcuni dei nomi più importanti del nostro cinema. Nanni Moretti, Paolo Sorrentino e Matteo Garrone hanno guidato da Cannes una schiera completata da Saverio Costanzo, Daniele Luchetti, i fratelli Taviani, Marco Bellocchio, Claudio Caligari, Stefano Sollima e tanti altri. Certo, i risultati non sono sempre stati all’altezza delle aspettative, ma non si può negare che tutti questi autori insieme in sala in un solo anno siano una cosa abbastanza rara.

Senza perdere troppo tempo in ulteriori considerazioni generali, ecco in ordine sparso i dieci migliori film visti al cinema in Italia nel 2015:

• Inside Out di Pete Docter. Abbiamo detto: «La Pixar ha abituato all’eccellenza con i suoi lavori. Dopo tre film al di sotto degli standard, elevatissimi, dei suoi capolavori, con Inside Out fissa un nuovo punto più alto nella sua storia e in quella del cinema, non solo di animazione».

• Star Wars: Il risveglio della forza di J.J. Abrams. Abbiamo detto: «Operazione nostalgia perfettamente riuscita, Il risveglio della forza riesce a portare indietro la saga di Guerre stellari alla grandezza delle origini».

• Mad Max: Fury Road di George Miller. Abbiamo detto: «Nel 1979 Miller fissava i canoni di una nuova fantascienza con Interceptor. Oggi torna con Mad Max – Fury Road per aggiornare la sua lezione e fissare un nuovo livello di qualità per il cinema d’azione»

• The Lobster di Yorgos Lanthimos. Abbiamo detto: «Attraverso la costruzione di un mondo impossibile, Yorgos Lanthimos continua a osservare il mondo d’oggi al livello fondamentale dell’interazione umana. The Lobster è un’immagine gelida, amara e ironica della società contemporanea».

 Birdman di Alejandro González Iñárritu. Abbiamo detto: «Virtuosistico, esagerato, spericolato, ridondante. Birdman è tutto questo, ed è molto altro: è un fiume che travolge. Iñarritu reinventa se stesso e fa un film che verrà ricordato a lungo, sicuramente da Michael Keaton, forse non più Batman ma, per tutti, Birdman».

• Mia madre di Nanni Moretti. Abbiamo detto: «Moretti torna sul tema della perdita quattordici anni dopo La stanza del figlio. Lo fa mettendo tanto di se stesso e allo stesso tempo facendosi da parte, raccontando la forma particolare di un dolore universale. Mia madre è grande cinema, uno dei momenti più alti della sua carriera».

Vizio di forma di Paul Thomas Anderson. Abbiamo detto: «Capolavoro semplice e complesso allo stesso tempo, da vedere più volte, da capire poco alla volta o da non capire mai. Cambia poco. Vizio di forma è l’ennesimo punto brillante nella carriera di uno dei più importanti autori del cinema contemporaneo».

• Leviathan di Andrej Zvjagincev. Abbiamo detto: Film dall’enorme valore simbolico, Leviathan di Andrej Zvjagincev riflette sul potere e sulle sue conseguenze sulla vita degli uomini qualunque. Tutto assume un valore maggiore collegandolo alla realtà della Russia contemporanea, ma già come puro oggetto di cinema – immagini, regia, recitazione, dialoghi – è un film memorabile».

• Sicario di Denis Villeneuve. Abbiamo detto: «Impeccabile sul piano della regia, dell’immagine e della recitazione, Sicario conferma il canadese Denis Villeneuve come uno dei più interessanti registi di Hollywood».

• WhiplashProbabilmente la migliore pellicola musicale degli ultimi anni, Whiplash si interroga su quale sia il prezzo, amaro, della grandezza. Si può vivere con i propri demoni? Si può farne a meno? Chazelle ci dice quanto basta e dipinge un thriller musicale di rara bellezza e intensità».