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Libri

«Living in a Ghost Town»

“In occasione dell’epidemia” di Francesco M. Cataluccio

di Andrea Rényi / 5 giugno

«Questo libretto è stato scritto prevalentemente in cucina, la stanza dell’appartamento dove, a causa dell’isolamento forzato, sono stato relegato col compito anche di preparare da mangiare».

È la frase introduttiva della chiusa del libro intitolata “Chiarimenti e ringraziamenti”, emblematica della situazione creatasi in tante case durante il lockdown, al quale il virus ha costretto gran parte dell’umanità per un periodo più o meno lungo.

Ero titubante e sono ancora perplessa alla vista della mole letteratura già pubblicata e in attesa di vedere la luce sulla pandemia causata dal Covid-19: è opportuno, è arrivato già il momento per tirare le somme di un evento, un fenomeno che ha scosso violentemente il mondo ma che è ben lontano da poter essere considerato compiuto, finito, quindi circoscrivibile? Se però lo si suddivide in periodi e si racconta solo il passato recente, appena trascorso, quella fase almeno si presta alla narrazione con una ragionevole affidabilità, di quel tempo è possibile, e anche utile, fare già il bilancio.

In occasione dell’epidemia (Edizioni Casagrande, 2020) del pubblicista e scrittore Francesco Matteo Cataluccio, autore di ottimi saggi su arte e letteratura e vincitore dei premi Dessì e Kapuściński, viene incontro proprio a questa esigenza: parlare dei due mesi abbondanti del lockdown da angolazioni diverse toccando i suoi vari aspetti, per avere un quadro d’insieme di un flagello dalla portata e dalla complessità straordinarie. Con divagazioni e incisi che rendono il racconto più ricco, più vivace, a volte persino ironico e decisamente istruttivo, fino a farlo sembrare un’opera di un nuovo Umanesimo.

Cataluccio inizia con il raccontare un sogno strano – quei giorni angoscianti, silenziosi e introspettivi ne producevano tanti –, dice cose del Carnevale, perché tutto ha avuto inizio proprio nei giorni del Carnevale, che non molti ricordano, poi racconta di suo padre partigiano, ma poco dopo ci troviamo immersi di nuovo nelle settimane dell’epidemia, nei provvedimenti, nella bulimia di decreti passando per una del tutto condivisile analisi e sintesi del paese Italia.

La narrazione procede con l’abilità di un funambolo sfiorando con delicatezza quasi tutto lo scibile umano ma senza pedanteria. Strada facendo ci imbattiamo persino in Jim Morrison e Lucio Fontana, e invece di far perdere la concentrazione sul tema centrale le divagazioni aiutano a recuperare le forze per affrontare sempre nuovi spunti e cenni, persino gli aspetti spirituali e teologici della sciagura che ci ha colpito.

Lo stile colloquiale e non cattedratico fanno il resto: il lettore non si perde d’animo e non si annoia, può affrontare senza particolare impegno ma con costrutto il breve trattato sul ruolo della vecchiaia in questa pandemia e riceve pure un regalo: la breve presentazione di un racconto pressoché sconosciuto di Franz Kafka, Un vecchio foglio.

Si apprezzano curiosi camei autobiografici come il racconto legato al “teatro povero” di Grotowski, apparentemente fuori tema, eppure la narrazione non procede a scossoni. Per un qualche miracolo, un segreto che non sono riuscita da scoprire, tutto si lega. Il lettore scivola dalla proposta della commissione d’inchiesta sulla sanità lombarda e dalla constatazione della pochissima attenzione dedicata ai bambini e ai giovani in questi tempi sciagurati, al saggio di Millard Meiss sulla pittura di Firenze e Siena dopo la morte nera, e all’ipotesi intrigante che quello che era successo nella storia dell’arte medievale dopo la peste potrebbe in qualche forma e misura ripetersi nella nostra arte dopo il passaggio del coronavirus.

In questo libro di poco più di un centinaio di pagine corredato anche di un ricco apparato, non si fanno previsioni sul nostro futuro. Il libro si limita alla coscienziosa e puntuale ricostruzione, è una testimonianza da poter riprendere in mano quando la memoria comincerà ad affievolirsi, o quando qualcuno vorrà alterare la storia per smemoratezza o per altri motivi. E un punto di partenza per approfondire le curiose riflessioni e scoperte che l’autore ha disseminato con generosità fra un fatto di cronaca e l’altro.

(Francesco M. Cataluccio, In occasione dell’epidemia, Edizioni Casagrande, 2020, pp. 128, euro 14,50, articolo di Andrea Rényi)