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Cinema

[Best 2021] I film

di Redazione / 23 dicembre

Un altro anno strano per il cinema si sta per concludere, tra sale a mezzo servizio, recuperi di uscite rinviate e crescita inarrestabile delle piattaforme di streaming. È stato un anno di nuovi grandi successi al botteghino, con il ritorno dei film Marvel che sono deflagrati sul box office con il grande botto di fine anno di Spider-Man: No Way Home destinato a entrare nella storia dei più grandi successi di tutti i tempi.

È stato anche un anno di delusioni d’autore, con il modesto The French Dispatch di Wes Anderson e il primo vero tonfo della gloriosa carriera di Nanni Moretti con Tre piani. È stato, però, un anno positivo per il cinema italiano, che ha dimostrato un buono stato di salute con film molto diversi che hanno catturato l’attenzione degli spettatori e della critica.

Ecco quelli che sono stati secondo noi i migliori film visti in sala o in streaming tra quelli usciti nel 2021 in Italia, rigorosamente non in ordine.

Nomadland di Chloe Zhao

Iniziamo con un film che sembra appartenere al 2020. Il vincitore degli Oscar per miglior film, regia e attrice protagonista è arrivato nelle nostre sale il 29 aprile 2021. Un titolo già ampiamente lodato dalla stampa internazionale, ma che merita di essere ricordato ancora una volta.

È stata la mando di Dio di Paolo Sorrentino

Passato in sala, ma prodotto da subito per Netflix, il nuovo lavoro di Paolo Sorrentino mostra un lato diverso del regista napoletano che ha pescato a piene mani dalla propria storia personale per un racconto di crescita delicato e toccante. Quelli che erano diventati i limiti del cinema sorrentiniano dopo il trionfo di La grande bellezza vengono superati con un film meno grandioso e più sentito. Ottimo la prova del giovane Filippo Scotti.

Get Back di Peter Jackson

Passiamo a un’altra piattaforma di Streaming, Disney +, per un titolo che non è proprio un film, non è proprio una serie, non è esattamente un documentario. Il regista di Il signore degli anelli si è chiuso in cabina di montaggio con centinaia di ore di filmati realizzati durante le prove dei Beatles nel gennaio del 1969. Sono passati due mesi dall’uscita di The Beatles, comunemente noto come The White Album. I Fab Four sono divorati da tensioni interne, ma vogliono tornare a fare musica dal vivo. L’idea è quella di realizzare uno show tv, ma i piani cambiano e si arriverà al leggendario concerto sul tetto. Get Back segue l’evoluzione del piano dei quattro musicisti mostrando malumori, intuizioni, amicizia e gelosie. La spontaneità è la cifra assoluta di questi 468 minuti di immagini incredibili desinate a diventare un documento di valore assoluto, non solo per gli appassionati di Beatles.

Qui rido io di Mario Martone

Torniamo in Italia con il film più riuscito finora della filmografia di Mario Martone con Toni Servillo al comando. «Qui rido io è un commedia dove tutti i palcoscenici sono una recita, e la vita reale non è altro che una scena nella trama più ampia di una carovana di commedianti. La storia è in fondo quella di un padre che fa ridere di mestiere, e di tanti figli che non possono far altro che seguirlo».

Scarpetta: il padre di una stirpe

Un altro giro di Thomas Vinterberg

Altro apparente salto indietro nel tempo con Un altro giro, opera di Thomas Vinterberg premiata con l’IOscar per il miglior film straniero 2020 e arrivata da noi a maggio 2021.  «Un film splendido, commovente e ricco di speranza: quattro uomini si ubriacano di vita, toccando con mano la vertigine della libertà. Thomas Vinterberg ci regala il suo capolavoro, quasi un testamento alla figlia scomparsa giovanissima; e Mads Mikkelsen la sua interpretazione migliore».

Il potere del cane di Jane Campion

Torniamo su Netflix, che finalmente sembra aver alzato il livello di qualità della proprie produzioni originali anche nel campo dei film. Il potere del cane vede il ritorno al lungometraggio di Jane Campion a dodici anni di distanza da Birghtstar. Un film carnale, in cui il desiderio vibra tra i personaggi, di enorme eleganza anche nel raccontare la vita di una fattoria del 1925. Straordinario e inquietante Benedict Cumberbatch.

Dune di Denis Villeneuve

Cambiamo universo con Denis Villeneuve e il suo Dune. Nel rielaborare i libri di Frank Herbert, il regista canadese conferma la sua visione di un cinema di fantascienza colto e silenzioso, ma allo stesso tempo spettacolare. Rimane un film incompiuto, che si assume soprattutto il compito di introdurre un mondo da sviluppare con altri film, ma quello che si vede è grandioso.

Il primo sguardo su un nuovo universo

Freaks Out di Gabriele Mainetti

Il coraggioso colossal all’italiana di Gabriele Mainetti unisce cinecomic e spaghetti western, Tarantino e Monicelli. «Dopo la rivelazione di Lo chiamavano Jeeg Robot, Gabriele Mainetti torna al cinema con Freaks out, uno dei migliori film italiani usciti di recente, per coraggio e lungimiranza. Nello scenario della seconda guerra mondiale, due compagnie di circensi combattono la loro personale battaglia, a colpi di magia e poteri straordinari, tra visioni del futuro, partigiani mutilati e supereroi inconsapevoli».

Minari  di Lee Isaac Chung

Film intimo e universale su una famiglia coreana negli Stati Uniti, nel racconto autobiografico del regista Lee Isaac Chung si intravede una riflessione sul famigerato sogno americano e sull’epica del successo a tutti i costi della cultura statunitense.

Tick, tick… boom! di Lin Manuel Miranda

Concludiamo con un musical uscito su Netflix da poche settimane. Per il suo esordio alla regia dopo i successi a Broadway, l’attore e compositore Lin Manuel Miranda sceglie un film musicale ispirato a un’opera di Jonathan Larson, il compositore di Rent. Ne viene fuori un film che unisce i registri del teatro, del cinema e del musical e che riesce a parlare con passione e sincerità dei sogni e del dolore della New York del 1990 divorata dall’AIDS. Ottimo Andrew Garfield.