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Libri

emons:audiolibri: a tu per tu con Viktoria von Schirach

di Chiara Fratantonio / 20 febbraio

Ogni mese cerchiamo di sottolineare le particolarità di un lavoro, studiarne il progetto e gli intenti che sono continuamente messi in discussione, e oggi potremmo dire anche a rischio, dal mercato. Talvolta occorre reinventarsi completamente per raggiungere meglio il pubblico, per tenere viva la sua attenzione con un libro. Il progetto emons:audiolibri ci ha convinto perché porta a un oggetto diverso, a un testo che non si legge, ma si ascolta.
La sede emons è coloratissima e accogliente, sorvegliata da un cagnolone morbido e nero di nome Tempesta. Una vetrina divide via Giuseppe Dezza, nel quartiere Monteverde di Roma, dalle pareti in cui fanno bella mostra le copertine degli audiolibri e dalle scrivanie dove questi prendono vita.
Viktoria von Schirach, direttrice editoriale, ci ha dato il benvenuto e ha risposto volentieri alle nostre domande.


Anche se la trasmissione orale del testo ha una storia millenaria, l’audiolibro è quello che di più nuovo abbiamo sul mercato editoriale italiano. Cosa vi ha convinto a muovervi in Italia, sapendo che sareste stati tra i primi?

Penso che ci abbia spinto l’esperienza all’estero, il sapere quanto la realtà dell’audiolibro fosse già consolidata in Germania, Inghilterra e America. Io personalmente sono cresciuta con gli audiolibri; sono stati davvero importanti per la mia formazione. Lo sguardo dall’esterno ci ha quindi aiutati a notare un’assenza, quest’assenza ci dispiaceva.

 

E avete voluto riempirla.

Esattamente.

La vostra esperienza, infatti, nasce in Germania e continua in Italia con emons:audiolibri. Di cosa vi occupavate prima?

Io mi occupavo, e mi occupo ancora, di editoria. Faccio la scout: cerco libri italiani per il mercato tedesco. I miei soci sono un editore e un uomo che sa fare miracoli (sorride, ndr).

Come avviene la selezione dei testi da leggere? Quali sono le caratteristiche salienti di un libro “ascoltabile”?

All’estero quasi tutto è stato già pubblicato, e con grande successo, in versione audiolibro: da Guerra e Pace alla Bibbia a L’uomo senza qualità. In questo, le case editrici di audiolibri sono aiutate dalle radio con delle coproduzioni: spesso l’audiolibro viene diffuso dalla radio in anteprima e poi commercializzato. Qui in Italia, purtroppo, non siamo ancora riusciti a creare un connubio del genere, che permetterebbe di realizzare delle produzioni più lunghe. Per noi uno dei criteri resta quindi che i libri non siano tanto lunghi. Ci sono, certo, delle eccezioni che confermano la regola: abbiamo fatto Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson. Per il resto, deve essere un buon testo, con un pubblico “probabile” (sorride, ndr) e già pubblicato. Quest’ultimo è un criterio di selezione fondamentale dato che lavoriamo con le librerie e i librai devono sapere cosa stanno vendendo. A differenza del libro cartaceo, infatti, l’audiolibro non è sfogliabile e comprare a scatola chiusa un testo che non si conosce per nulla è più rischioso rispetto al comprare un libro che ci è già piaciuto.
Comunque, ci basiamo molto sull’istinto. Facciamo delle riunioni editoriali in cui cerchiamo di mettere insieme i nostri gusti e lo facciamo divertendoci; non è un’impresa puramente commerciale, saremmo dei pazzi a farlo (ride, ndr).
 

 

A proposito dell’“istinto emons”. Per la selezione degli attori, come vi siete mossi? Avete una rosa di artisti a cui avete chiesto disponibilità o avete immaginare la voce più adatta al testo e contattato in un secondo momento il lettore?

La seconda opzione. È la parte del lavoro che ci diverte di più e su cui ci sono anche più discussioni, urla e “mai e poi mai”. Pensiamo subito al lettore ideale per quel testo e poi aggiustiamo il tiro in base alle possibilità, ma devo dire che finora siamo stati sempre fortunati e abbiamo avuto il lettore che sognavamo.

Sul vostro sito c’è la possibilità di ascoltare una pillola dell’audiolibro e devo dire che, nonostante la brevità, l’effetto è immediato e molto forte. Viene voglia di ascoltarle tutte!

Ti ringrazio, ma questo è vero per l’acquisto in rete. In libreria non si ha questa possibilità. Abbiamo installato dei juke-box dove poter ascoltare le pillole, ma solo in alcune librerie. Bisogna trovare la libreria disposta e non avremmo comunque la possibilità di installare le stazioni d’ascolto in tutte le librerie.
L’effetto del libro cartaceo, che si può girare e rigirare, guardare e sfogliare, difficilmente si ottiene scuotendo l’audiolibro vicino all’orecchio (sorride, ndr). Forse potremmo in futuro pensare a un codice che permetta di ascoltare un estratto sullo smartphone, ma sono possibilità futuristiche e a cui ancora non stiamo ancora pensando.

Recentemente abbiamo recensito Poesie di Emily Dickinson letto da Giovanna Mezzogiorno (il nostro articolo qui), che inaugura la collana di poesia. Come mai non vi eravate ancora buttati in questo genere?

Volevamo farlo, ma non avevamo ancora avuto il coraggio. Questo titolo ci sta dando grandi soddisfazioni e penso che continueremo senz’altro. A me piacerebbe anche far rivivere le voci dei poeti. All’estero ci sono tante antologie famose che sono vere e proprie registrazioni storiche delle voci dei poeti e anche in Italia si conservano registrazioni di Pasolini, Penna, Montale etc. Sarebbe bello poterlo fare anche qui; anche su questo fronte la collaborazione con le radio potrebbe aiutarci.

Una curiosità: ci spiega qual è la legge vigente sui diritti d’autore per la lettura di un libro? Immagino che i diritti per la stampa e la lettura di un testo siano diversi e si acquistino separatamente.

Sì, quasi sempre sono diritti appartenenti a due fonti diverse. L’autore dà all’editore il diritto di stampare. Noi andiamo direttamente dall’autore o dal suo agente per comprare i diritti della versione audio, che in Italia sono gestiti dalla SIAE, dall’autore stesso o dalla casa editrice. È una ricerca complicata da fare, soprattutto per i testi stranieri perché in quei casi bisogna acquistare anche il diritto per la traduzione.

 

 

La prima cosa che mi viene in mente pensando a un audiolibro è che l’esperienza di ascolto può essere condivisa. Ascoltare le Notti Bianche lette da Fabrizio Bentivoglio e distesi accanto a una persona cara, per fare un esempio, credo sia un’esperienza straordinaria. Tuttavia, l’audiolibro è ancora poco diffuso in Italia rispetto ad altri paesi. Come vi state muovendo per sensibilizzare le orecchie degli italiani?

Andiamo un po’ a tastoni. Adesso lavoriamo ancora molto con la stampa e le recensioni dei libri, ma si tratta di un canale che arriva a un pubblico forse più diffidente e crediamo invece che molto possa arrivare ai nostri utenti futuri attraverso la rete. La generazione che vive con le cuffie sempre a portata di orecchio potrà avvicinarsi più facilmente all’idea di libro che arriva da una voce e quindi l’audiolibro avrà una fortuna proporzionata alla sua diffusione su smartphone e tablet.
Se per i libri siamo in un momento di transizione dal cartaceo al digitale, possiamo contare sul fatto che l’audiolibro sia già digitale.

Qual è il libro che, a oggi, vi ha dato in assoluto più soddisfazioni, sia dal punto di vista della vendita sia dal punto di vista prettamente qualitativo? Qual è, a oggi, il capolavoro di emons?

Non si può dire. Noi amiamo tutti i nostri figli ugualmente (ride, ndr).
Ultimamente alcuni ci hanno dato grandi soddisfazioni, ma non posso nominarne nessuno perché farei un torto agli altri. Posso dire che gli ultimi usciti sono molto belli, ma l’ho detto anche di quelli che sono usciti prima.

È bello vedere con quanto entusiasmo parlate dei vostri libri. Credo che sia questa la chiave del vostro successo.

Per noi ogni produzione è una cosa a sé stante, ha delle sue ragioni, dei pregi. Si realizza con difficoltà e dà soddisfazioni.

Il prossimo appuntamento sarà con Cuore di tenebra di Joseph Conrad letto da Francesco De Gregori, che verrà presentato il 27 febbraio alle ore 18 alla Feltrinelli di Via Appia Nuova, 427. Avete qualche altra anticipazione per i prossimi mesi?

(Risponde Francesca Tabarrani, ufficio stampa emons)

A fine febbraio, oltre a Cuore di tenebra, uscirà Tra amici di Amos Oz, letto da Paola Pitagora. A marzo ricordiamo il primo anniversario della morte di Tabucchi con Sostiene Pereira letto da Sergio Rubini, un altro piccolo capolavoro, e per la primavera è in arrivo un bastimento pieno di novità! Ti ho mai parlato del vento del nord di Daniel Glattauer letto da Rolando Ravello e Claudia Pandolfi e La signorina Else di Arthur Schnitzler letto da Alba Rohrwacher, che ha già fatto delle cose meravigliose per noi, tra cui L’eleganza del riccio di Muriel Barbery, Il buio oltre la siepe di Harper Lee e i Racconti dell’alloggio segreto di Anne Frank. 

Ringraziamo Viktoria e Francesca per la disponibilità e la piacevole chiacchierata, per maggiori informazioni, ecco il sito web della casa editrice: http://emonsaudiolibri.it/