Flanerí

Libri

Keller editore: a tu per tu con Silvia Turato

di Chiara Fratantonio / 29 marzo

Questo mese e per la casa editrice Keller abbiamo intervistato l’addetta all’ufficio stampa Silvia Turato per assumere un punto di vista interno al progetto, ma diverso da quello dell’editore.
 

Ciao Silvia e grazie per la tua disponibilità. Da quanto tempo ti occupi dell’ufficio stampa di Keller?

Tutto cominciò nel maggio 2010, come nelle favole…
 

Raccontaci brevemente il progetto, con i tre aggettivi che secondo te più lo caratterizzano.

Progetto è proprio la parola giusta, perché dietro alla Keller c’è un’idea di editoria che tra mille fatiche e con grande impegno cerchiamo tutti insieme e singolarmente di portare avanti. Tre parole? Direi INDIPENDENTE, che racchiude lo spirito di libertà che guida le nostre scelte e la nostra concezione di cultura in generale; APPASSIONATO perché in un ambito come questo la passione è l’unico motore che può spingere a fare e a fare meglio; e poi non un aggettivo, ma una parola, LIBRO perché proprio al centro di tutto il nostro lavoro mettiamo quell’elemento che a volte, proprio nell’editoria, si rischia di perdere di vista.
 

Come riuscite a conciliare la qualità, che è il primo obiettivo di Keller, con il gusto del grande pubblico?

Avendo il massimo rispetto e della fiducia nel pubblico. Offrire libri che lo coccolano e che non lo mettono in questione, questo sarebbe trattare il lettore come un bambino o come se non fosse in grado di affrontare altro. Siamo invece convinti che la sfida che pone un buon libro, un grande libro sia nelle mani di ciascuno di noi. Nessuno escluso.
 

Questione nuove tecnologie ed eBook. Come vi ponete voi di Keller di fronti agli sviluppi dell’editoria digitale?

L’ebook è stato forse troppo a lungo una questione affrontata solo sul campo di battaglia e sulla divisione tra amanti della carta stampata e i “tecnologici”, dividendo quella che dovrebbe essere una figura unica: il lettore. Credo che sia semplicemente arrivato il momento di affrontare l’ebook per quel che è: un dato di fatto. Cerchiamo di tenerci al passo e presto sarete in grado di leggerci anche in formato elettronico.
 

Qual è il libro Keller che più hai amato e che consigli ai nostri lettori?

Quando si lavora così a contatto con i libri è difficile tirarne fuori uno dal mucchio, è un po' come se fossero figli tuoi, e sembra di fare un torto a tutti gli altri. Mi terrò sulle ultime uscite allora e vi consiglio La tela di Benjamin Stein. Un libro che affronta il tema sfuggente e delicato della verità, nonché quello della costruzione dell'identità. Come se non bastasse, lo fa in un modo accattivante, con il procedere e la tensione di un giallo, risucchiando il lettore e impedendogli di lasciare la lettura prima di aver finito… almeno una versione della storia! Il libro si può leggere infatti in un senso e nell'altro e ciascuna lettura corrisponde alla particolare verità di uno dei due protagonisti. A proposito di restituire al lettore un ruolo attivo…
 

Possiamo avere qualche anticipazione sulle prossime uscite del 2013?

Sono molto elettrizzata dalla primavera che si annuncia qui in Keller: saranno presto in libreria uno scoppiettante Ota Pavel (La morte dei caprioli belli) e poi “il mago della narrazione” svizzero Arno Camenisch (Dietro la stazione). Due scrittori dalla lingua lavorata ed elegante, ma molto diversi. Aspetto poi un maggio tutto al femminile con due penne di lingua francesi: la giovanissima Cécile Coulon (Il re non dorme) con i suoi sapori alla Steinbeck e la potentissima e incredibile Noelle Revaz (Cuore animale). Quest’ultimo un libro che aspetto dalla lettura che ne feci due anni fa, potete capire la mia trepidazione.
 

Ringraziamo ancora Silvia e vi diamo appuntamento al prossimo mercoledì per conoscere con voi una nuova casa editrice.