Libreria Piazza Repubblica a Cagliari: verso il giudizio positivo del lettore

di / 26 aprile 2013

Dopo aver passato anni a lavorare per altre librerie, Patrizio Zurru ha deciso di aprirne una “come la intendeva lui”, una che non sottostesse alle regole del mercato ma si ponesse l’obiettivo di offrire una nuova prospettiva della letteratura ai suoi clienti. Lo abbiamo intervistato proprio a Cagliari, nella sua Piazza Repubblica, che trovate al numero 370 di Corso Vittorio Emanuele.


Tra i vari soprannomi che ti sono stati attribuiti c’è quello di book jockey, ci spieghi cosa significa?

Il book jockey è un gioco, è un libraio che consiglia più libri alla volta. Visto che a noi capita spesso di leggere diversi libri in contemporanea, crediamo sia bello anche per gli altri averne la possibilità. L’umore della persona influenza la lettura: se ti senti triste, forse non è questo il momento di affrontare un certo libro. Per cui noi diamo diversi livelli di lettura.


Il rapporto col cliente risulta fondamentale nella scelta dei libri da proporre.

Cerchiamo di dare un’impronta: il cliente entrando nella nostra libreria non trova esposti in prima posizione i bestseller; li abbiamo perché è giusto che li possa trovare, però orientiamo la scelta con il tipo di libri che proponiamo. Abbiamo invertito lo spazio: più spazio agli indipendenti e meno alle majors. A noi piacciono le case editrici con una propria identità, riconoscibilità.


Com’è la produzione indipendente a livello nazionale in questo momento?

È di qualità: gli editori indipendenti sono portati a produrre meno libri ma con qualità superiore. Pochi titoli che lavorano grazie al passaparola e alla rete creata fra librai con Letti di notte (info qui). Un altro progetto, realizzato con Marco Zapparoli di Marcos y Marcos, è Letteratura rinnovabile (info qui): progetto che per il secondo anno vedrà unite oltre cento librerie italiane, cinque in Svizzera, una a Londra, Parigi, Berlino, Amsterdam, Bruxelles e Madrid.


A livello locale, invece, com’è la situazione delle case editrici sarde?

Ce ne sono di nuove come Palabanda, casa editrice che abbiamo creato all’interno della libreria io e Alberta Zancudi, la direttrice. Palabanda si occuperà principalmente di editoria universitaria e per ragazzi. Poi ci sono diverse realtà in crescita, come la Arcadia editrice, che sta lavorando con autori sardi, nazionali e stranieri. Poi ci sono le solite case editrici sarde che continuano a proporre libri sardi per i sardi che noi teniamo, ma non sosteniamo. Per noi la differenza non è libro sardo o libro non sardo ma libro scritto bene o non scritto bene.


Riuscite, proponendo diverse alternative, a stimolare la lettura verso altre proposte rispetto al solito libro “massa”?

Noi abbiamo una clientela che sa già quello che noi portiamo in libreria. Generalmente amano frugare sugli scaffali e in più suggeriamo i libri che ci hanno entusiasmato. Il risultato migliore è il giudizio positivo del lettore che si trasforma in passaparola: noi abbiamo picchi di vendita su titoli che non compaiono assolutamente in alcuna classifica.


I clienti tornano anche perché avete creato una sorta di “centro sociale” nella libreria. Abbiamo visto moltissimi progetti in cui coinvolgete proprio i lettori.

Un progetto che porto avanti da qualche anno prevede che, il 23 aprile, in occasione della giornata del libro e del diritto d’autore, la libreria venga consegnata in mano ai clienti, cassa compresa. Fanno tutto loro: scelgono i libri da mettere in scaffale e in vetrina, si consigliano l’un l’altro. La libreria è loro. Lo stesso allestimento di questa libreria è stato curato da loro nel tempo e secondo le loro esigenze. Non c’è cosa migliore per una persona che entrare in un posto accogliente. Il 21 giugno, invece, c’è il prossimo appuntamento con Letti di Notte, ci sarà anche il lancio di Palabanda.
 


L’iniziativa Scrittori socialmente utili, invece, come vi è venuta in mente?

Ci eravamo stufati del classico standard della presentazione. Inoltre, avendo un’agenzia letteraria insieme a Daniele Pinna, la Kalama, la libreria si stava trasformando in una continua autoproduzione. Dopo pressioni da parte degli scrittori abbiamo detto: ok, adesso ti metti nei panni del libraio e puoi consigliare tutti i libri che vuoi, tranne quelli scritti da te. Ora il format gira in tutta Italia. Come lo speed-date letterario, la presentazione ad personam inaugurata l’anno scorso che prevede la possibilità di incontrare, singolarmente o in coppia, l’autore, avendo l’opportunità di confrontarsi con lui.


Abbiamo letto, più volte, che sei solito consigliare libri strappando una pagina da essi e consegnandola al cliente, che poi ritorna, chiedendo l’intero libro indietro.

Sì, questo è avvenuto con Il librario di Régis de Sà Moreira (Aìsara), L’inconfondibile tristezza della torta al limone di Aimee Bender (minimum fax) e con Una banda di idioti di John Kennedy Toole (Marcos y Marcos). È una forma di fiducia nel cliente. Così come la nostra formula «soddisfatti o rimborsati»: se a un cliente non dovesse piacere un libro consigliato da noi, lo cambieremmo con un altro a sua scelta.


Quali pagine strapperesti per i lettori di Flanerí?

Il libro è Pazzi scatenati. Usi e abusi dell’editoria di Federico di Vita (Tic Edizioni) e in particolare le pagine 48 e 49, in cui c’è un’intervista dell’autore ad Alessandro Alessandroni della libreria Altroquando di Roma; è un libraio che stimo molto perché agisce in completa indipendenza.
La gente sta tornando alla ricerca della novità, della differenza, nel nostro caso della bibliodiversità e del rapporto diretto con la persona. 
 


Come si può vedere dalla foto il libraio ha scelto di applicare a Pazzi scatenati. Usi e abusi dell’editoria, con spirito provocatorio, fascette prese da altri libri per far riflettere sul fatto che l’attenzione del lettore non deve soffermarsi solo sui lanci pubblicitari.

Patrizio Zurru ha vinto nel 2011 il Premio Montescudaio organizzato dal Pisa Book Festival, un riconoscimento assegnato alla libreria indipendente che si distingue particolarmente nel corso dell’anno (info qui). Lo ringraziamo per la disponibilità.


Per ulteriori informazioni:
Libreria Piazza Repubblica
Corso Vittorio Emanuele, 370
09125 Cagliari
Sito internet
Pagina Facebook

 

Ha contribuito all'intervista anche Sara Cambula.

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