“Kill Your Darlings - Giovani ribelli” di John Krokidas

di / 15 ottobre 2013

Giovani ribelli – Kill your darlings (Notorius Pictures) è il primo lungometraggio dell’esordiente John Krokidas, vincitore del Premio Internazionale alle Giornate degli autori della 70° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

New York, 1944. La radio diffonde le ultime notizie dal fronte. Lo sbarco ad Anzio è imminente. Quattro giovani e il loro destino verranno a incontrarsi e poi scontrarsi tra le aule della grandiosa Columbia University, a colpi di aforismi e perversioni letterarie. Il fascino di questi incontri, poi l’amore, vengono a delinearsi in maniera quasi violenta, sconvolgente e repentina, per un giovane e promettente Allen Ginsberg, interpretato intensamente da un maturo Daniel Radcliffe. La scoperta della propria sessualità e l’insicurezza della instabilità affettiva segneranno l’animo del futuro grande poeta americano. Il carismatico Lucien Carr (Dane DeHaan) avrà un ruolo preponderante in questa formazione. E poi l’incontro con William Burroughs (Ben Foster) e con il perturbante Jack Kerouac (Jack Huston). La fantasia e la voglia di stupire, tentando di creare una nuova realtà intellettuale saranno, da parte di tutti, il motore per creare l’avvenire culturale che oggi conosciamo bene. Il circolo intellettuale e letterario prende sempre più forma, tra aforismi, citazioni e scardinamento delle regole metriche. Vi è tutta la convinzione, l’innocenza e l’impegno di quattro giovani consci di poter cambiare il mondo, o almeno poter fare qualche cosa di buono e di “giusto”. Il film di Krokidas viene a reinterpretare uno dei momenti più alti della cultura americana contemporanea: l’incontro/scontro tra grandi venuti al mondo per schiaffeggiare il buon costume americano e forgiare una intera generazione futura.

Una sceneggiatura intensa e di non facile interpretazione che rispecchia fedelmente lo sconvolgimento di un’epoca con la guerra mondiale come sottofondo generazionale. La telecamera è quasi libera, filma i protagonisti come se fosse un quinto personaggio, reagisce alle loro emozioni, alla loro disperazione, sottolinea la coerenza di un pensiero che verrà a scuotere una intera società. Ecco la “Beat Generation”! Quattro illuminati, un po’ dandy, profondamente altezzosi rispetto alla mediocrità circostante, con un segreto al limite dell’inconfessabile. Krokidas ci dipinge bene il passaggio dall’adolescenza alla vita adulta di chi ha reso in prosa lo stravolgimento e la tragicità, nonché le incoerenze, di una vita che spesso risulta essere alquanto contraddittoria. La voglia continua e perpetua di mettersi in gioco, di provare e sperimentare.

Con una scrittura altamente poetica e carica di pathos, Giovani ribelli sfrutta la forza delle parole per andare a scardinare quei tabù ancora oggi non del tutto assimilati: l’omosessualità, l’omertà, l’ottusità e la paura di una società sempre più fagocitante, oggi, nel nuovo Millennio, così come all’epoca. Giovani ribelli è il tentativo di riscrivere l’ingresso pungente di una nuova libertà giovanile (artistica, emozionale e sessuale) tentando di unirla ad una trama relazionale un po’ forzata e confusa, con una sovrapposizione di generi che finisce per banalizzarla, in parte. L’interpretazione dei giovani attori è libera e ben riuscita. Finalmente Harry Potter è cresciuto e maturato, con una forte capacità espressiva. Lo sforzo che compie nel tentativo di liberarsi da una maschera fantastica come quella del maghetto è ormai completo. Illuminanti e obbiettivamente consoni ai loro ruoli sono le interpretazioni di Huston e DeHaan, di cui continueremo a sentire parlare prossimamente. Curiosa e irriverente la colonna sonora proposta da Krokidas che si affida a una selezione fuori dal tempo con Tv on the Radio e The Libertines. Kill your darlings – Giovani ribelli è un film che ha un obbiettivo alto ed alquanto impegnativo, voluto e assai sofferto, che merita un buon applauso per l’intenzione, ma che non riesce a coinvolgere più di un pubblico ristretto di appassionati.

 

(Kill your darlings – Giovani ribelli, di John Krokidas, 2013, drammatico, 143’)

 

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