“Il libro dell’amore proibito” di Mario Desiati

di / 9 dicembre 2013

Dopo Ternitti, Mario Desiati torna in libreria con Il libro dell’amore proibito (Mondadori, 2013). La storia è ambientata negli anni Novanta in Puglia,a Martina Franca, e il protagonista-narratore, Veleno, è un ragazzo appena quattordicenne che deve il suo soprannome a una tragica storia di avvelenamento verificatasi anni addietro nella sua famiglia, a opera di un suo progenitore. Francesco, questo il suo vero nome, è un ragazzo esile, timido e introverso, che frequenta le scuole medie e, come la maggior parte dei suoi compagni di classe, è affascinato dalle figure di due insegnanti molto diverse tra di loro: Barbara Tricarico, piacente ed elegante, e Donatella Telesca, giovane professoressa di Educazione Tecnica, alla mano e molto simile ai suoi alunni per il modo di vestire e parlare. Donatella si siede tra i banchi, parla con i ragazzi in maniera semplice e, soprattutto, li ascolta.

Nasce così un’attrazione irrefrenabile, imperdonabile, destinata a essere scoperta clamorosamente nello scandalo e interrotta con determinazione e violenza, nel tentativo di ristabilire il “corretto” ordine delle cose e dei ruoli: Veleno e i suoi compagni coinvolti nella vicenda verranno “reinseriti” con l’aiuto di assistenti sociali, mentre Donatella sarà punita con l’arresto. Inizia quindi per Francesco la sua lotta con il mondo degli adulti, mentre si alza il muro delle convenzioni, delle maldicenze e del giudizio della gente del posto,apparentemente insormontabile. Ma sarà proprio contro la morale comune che Veleno costruirà il suo futuro, con la sua legge che lascia libera ogni anima di incontrarne e amarne un’altra, senza pregiudizi o convenzioni.

Francesco saprà aspettare i lunghi anni che verranno e che lo separeranno dalla sua Donatella, accorgendosi con il tempo di essere circondato da amori impossibili, come quello eterno della nonna Comasia per il marito disperso in guerra o dell’amico Walter, paralizzato in seguito a un incidente in moto, e Azzurra, la ragazza più bella del paese.

Dopo la dolorosa e disperata giovinezza, un tentativo malriuscito di fuga per lo studente ancora minorenne e la professoressa, le scuole superiori, il tempo del servizio militare, costellato da episodi di nonnismo, e poi l’Università a Milano, sempre in attesa che Donatella esca dal carcere di Turi.

Un romanzo di dolore, pervaso dalla sfiducia nelle istituzioni e nella giustizia, caratterizzato piuttosto dalla consapevolezza e dalla rassegnazione che non c’è salvezza in una società provinciale, ancora troppo conformista e per alcuni versi maschilista. Una storia che risulta intrisa di frammenti taglienti e abbaglianti come i paesaggi del sud, Il libro dell’amore proibito è a tratti una melodia rapsodica ed emozionante che ruota sul tema dell’amore impossibile, ma che resiste alle barriere sociali, con folle fedeltà.

La scrittura di Desiati risulta ricca e discorsiva, mentre il linguaggio può definirsi intenso ed evocativo allo stesso tempo, atto a riprendere il gergo colloquiale degli adolescenti e a descrivere le memorie di una stagione apparentemente perduta: quella dell’amore. Le pagine cariche di poesia raccontano in modo coinvolgente la natura e il paesaggio di una terra cocente e dimenticata.


(Mario Desiati, Il libro dell’amore proibito, Mondadori, 2013, pp 197, euro 17,50)

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