La grandezza di Perfume Genius

“Set My Heart On Fire Immediately”, l'ultimo album di Mike Hadreas

di / 20 maggio 2020

Difficile parlare di uno come Perfume Genius. Difficile parlare di uno che, di fatto, non ha sbagliato un album negli ultimi dieci anni. E Set My Heart On Fire Immediatly non è da meno, anzi. Risulta quasi fastidioso, Perfume Genius. L’ascoltatore è nella posizione scomoda di non riuscire a trovare un negativo che possa anche solo minimo controbilanciare la dose enorme di positivo da cui viene travolto ascoltandolo. Ci si ritrova a parlarne come di un’agiografia, una specie di testo sacro. Perfume Genius risulta qualcosa di non umano nel suo andare a insinuarsi negli angoli più oscuri della farraginosità dell’essenza umana.

Non c’è molto da dire: Perfume Genius ha scritto una serie di album che ti fanno saltare dalla sedia. Un concentrato di ecletticità, di intimismo introspettivo, doloroso e viscerale, che va a fondersi, senza alcuna patina retorica e stucchevole, in questioni civili. Perfume Genius, al secolo Mark Hadreas, omosessuale, ha trovato nel corso degli anni il mezzo per veicolare il proprio messaggio. Un messaggio tanto potente quanto necessario: ognuno è libero di esprimersi nel modo in cui crede. Ed è questo che, poi, emerge a ogni suo lavoro. L’enorme libertà artistica, fuori da schemi preconfezionati, grazie alla quale è uno degli artisti necessari degli anni ’10.

Il suo nuovo Set My Heart On Fire Immediately è l’ennesima riprova dell’eccezionalità di un artista che ha saputo mutare costantemente, alzando ogni volta il tiro. Bellissime linee melodiche che coesistono con dissonanze che lì per lì spiazzano, ma che fanno parte di una coerenza che arriva ascolto dopo ascolto, rendendo quest’album sorprendente nella sua densità. Il glam pop barocco, che sa di glam anni ’70 senza essere posticcio, un glam rivisitato e attualizzato, contestualizzato agli anni ’10 e pronto ora ad aprirsi al nuovo decennio. In questo c’è l’essenza di un artista che ha una sua idea. Un’idea forte metabolizzata nel corso degli anni. Ma soprattutto un’idea onesta. Set My heart On Fire Immediately non è un ricalcare goffamente con una matita spuntata qualcosa fatto da altri.

La questione LGBTQ+ oggi è meno prevaricatrice, ma sempre importante e perno del suo discorso. Tutto l’impianto musicale che è stato costruito in Set My heart On Fire Immediately è lo scenario migliore che sia riuscito a pensare e a disegnare nel corso degli anni, che va a superare anche quello decisivo dell’ultimo No Shape, portandolo a esplorare luoghi irraggiungibili, descritti con intelligenza e sensibilità fuori dal comune.

Dentro Set My Heart On Fire Immediately ci si perde, camminando lungo un percorso fatto di sonorità che mutano costantemente. Un pop barocco, oggi, ancora più controllato. Ballate che sanno di una sacralità mai sperimentata prima (“Whole Life”) che si incontrano con un power pop sui generis (“Nothing At All”), in un ecosistema dove riescono a coabitare elementi differenti, accomunati dall’intento di essere ognuno singolarmente parte di un discorso più ampio che l’artista di Seattle ha bene in mente. L’idea di fondo, alla fine, è che con quest’album, Perfume Genius sia riuscito ad arrivare, se non a un momento di maturità, a un passo decisivo della sua carriera. Un crocevia che segna un punto nevralgico.

Al suo interno troviamo come sempre l’enorme ispirazione derivata dall’ascolto di Antony and the Johnson, con cui condivide sensibilità vocale e di intenti, nella sua modulazione, il tocco leggerissimo, capace di generare attorno a sé una scia di intraducibile che è la misura della propria grandezza. In Set My Heart On Fire Immediately, la voce di Mike Hadreas è una gemma che tiene coesa tutta l’architettura strumentale che si erge alle sue spalle.

Set My heart On Fire Immediately è uno splendido musical della coscienza, dove passione e ragione riescono ad andare avanti insieme senza intoppi. Ritroviamo anche riflessi dei Low: quella capacità di sospendere il tempo nella musica, le pause, i silenzi e quella suggestione di indicibile di cui il gruppo americano è narratore esemplare.

Il nuovo decennio di Perfume Genius si apre, dunque, nel migliore dei modi possibili. Se gli anni ’10 sono stati i suoi anni, immaginare come potrà evolversi la carriera dell’artista di Seattle è un auspicio elettrizzante. È difficile dirlo, come è difficile dire qualsiasi cosa attorno a lui, e forse prematuro: Set My Heart On Fire Immediately è, oggi, il suo miglior album.

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LA CRITICA

Perfume Genius, con Set My Heart On Fire Immediately, ribadisce ancora una volta la  sua grandezza: negli anni ’10 è riuscito a scrivere solo album importanti.

VOTO

8,5/10

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