Tempo di bilanci: Mid Season 2012.

di / 12 dicembre 2012

Quando si avvicina il Natale non vanno in vacanza solo le persone, ma anche gli show televisivi. Come sempre succede, molte serie ci hanno già salutato dandoci appuntamento al prossimo autunno, altre non sanno starci lontano e dopo un po’ di meritato riposo torneranno nelle prossime settimane, o nei prossimi mesi. Alcune, purtroppo, devono dirci addio dopo gli annunci dei vertici dei canali delle loro cancellazioni.

Partiamo subito dalle note dolenti di questo autunno televisivo americano: i due nomi che hanno ricevuto la triste notizia sono Last Resort e 666 Park Avenue, entrambi appiedati dalla ABC. La rete ha avuto però il buon senso di avvertire per tempo (le conferme delle cancellazioni sono arrivate circa a metà stagione per entrambi gli show), in modo tale da non lasciare, come spesso capita, due serie televisive senza una degna conclusione per soddisfare le esigenze del pubblico. Rimane il dispiacere, soprattutto per 666 Park Avenue, un prodotto interessante e piuttosto ben realizzato, nonostante fosse passato un po’ in sordina, con una trama che si faceva sempre più fitta e intrigante col passare delle settimane e un Terry O’Quinn nel ruolo di Gavin Doran sempre sulla cresta dell’onda con le sue grandi interpretazioni.

Per parlare di tutti gli show (all’esordio o già ben avviati) andati in onda in questi mesi ci vorrebbe veramente troppo tempo, per questo cercheremo di fare una panoramica generale senza soffermarci troppo su show già presentati su Flanerí e di grandissimo successo. È il caso di Breaking Bad e Fringe, le cui quinte stagioni (in entrambi i casi saranno anche le ultime) sono iniziate tra luglio e settembre e stanno tenendo incollati allo schermo i fan che per tutti questi anni si sono appassionati e tra pochi mesi dovranno colmare il grosso vuoto che questi due colossi lasceranno. Sempre in questo lasso di tempo abbiamo potuto seguire i successi della prima stagione di Perception e la seconda di Hell On Wheels, due dei successi di questo autunno, prevedibilmente rinnovati per il prossimo anno, come anche Copper.

Menzione a parte va fatta per Revolution, uno show anomalo in questo autunno televisivo: inizialmente lanciata come una serie da 13 episodi ha visto un rinnovo in corsa per altre 9 puntate che avrebbero concluso la prima stagione visto il successo di pubblico. A differenza di altri show in questo caso ci siamo trovati di fronte al primo flop dell’anno, vista la piega presa da una trama nata come interessante ma a tratti sviluppata male, con una realizzazione che ha fatto storcere il naso a diversi spettatori (siamo passati da continue morti di personaggi più o meno importanti nella prima parte a un alone di immortalità nella seconda con i protagonisti mai colpiti da un proiettile tra le migliaia sparati dai soldati della milizia, da un eccesso all’altro) . Il decimo episodio, che ha segnato il finale di mid-season, ha riportato una flebile speranza per il futuro dopo aver relativamente rialzato il livello della serie, ma rimangono i rischi legati a quanto visto in precedenza. Al contrario, i complimenti vanno fatti ad uno show come Misfits, giunto alla quarta stagione, abile a resistere alla dipartita di Robert Sheehan (sullo schermo Nathan Young), forse l’attore più apprezzato tra tutto il cast, sostituito brillantemente da Joseph Gilgun (già visto in This Is England). Non è da tutti riuscire a cambiare diversi personaggi tra terza e quarta stagione e riuscire comunque a tenere vivo l’interesse degli spettatori, spesso affezionati ai loro beniamini dopo tutto questo tempo. Altri rinnovi importanti hanno riguardato Homeland e soprattutto Boardwalk Empire, il prodotto di Terence Winter che continua a riscuotere i complimenti da parte del pubblico e della critica.

Guardandoci indietro abbiamo trovato però una piccola lacuna, legata all’assenza delle serie comedy, una fetta di mercato sempre più grande per la televisione. L’elenco di questa categoria di show sarebbe lunghissimo e spesso si è assistito alla loro cancellazione, vista anche l’immensa concorrenza da affrontare.
Chi non corre questi rischi è Modern Family, da diversi anni premiata come migliore comedy agli Emmy Awards. Realizzata come se fosse un documentario, la serie ci mostra su schermo le divertenti vicende della famiglie del patriarca Jay Pritchett , della sua nuova moglie colombiana Gloria e dei figli Claire (sposata con tre figli) e Mitchell (un avvocato gay che convive col compagno Cameron; insieme hanno adottato una bambina). Un nucleo familiare assolutamente originale che si è portato dietro un successo difficile da replicare.

Prova a spodestarlo The Big Bang Theory, la storia di 4 nerd, fisici o ingegneri di grande intelligenza, impegnati a rapportarsi con Penny, la loro nuova vicina, una bella bionda che farà vacillare alcuni di loro e darà il via alla lunghissima sequenza di eventi caratterizzanti questo show. Dopo 5 stagioni però, la serie sembra aver perso un po’ di mordente e di quella brillantezza propria delle prime stagioni, nonostante risulti ancora godibile e divertente, e sembra difficile possa superare Modern Family.

È improbabile che ci riesca How I Met Your Mother, giunto all’ottava stagione e ormai fuori dal giro delle nomination agli Emmy da diversi anni. Nonostante tutto però questa comedy ha mantenuto un certo livello lungo l’arco delle ormai otto stagioni, lasciando tutti i fan col fiato sospeso in attesa di sapere chi sarà la moglie di Ted Mosby, uno dei protagonisti dello show. Nonostante questa fosse destinata ad essere l’ultima stagione si parla insistentemente di un possibile rinnovo per una nona (in questo caso però sarebbe sicuramente quella conclusiva).
Prima di partire a nostra volta per le vacanze vi diamo appuntamento alla prossima settimana: anche Flanerí vi proporrà i suoi personali Awards riguardanti questa prima metà di stagione. State sintonizzati!

(Nota: Cliccando sui nomi delle serie sottolineate in questo articolo, verrete linkati alle nostre presentazioni delle scorse settimane).

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