Cannes 2013: la grande bellezza del Festival

15 maggio 2013

Al via la sessantaseiesima edizione del Festival di Cannes. Un’edizione che vede molti titoli interessanti in gara nel concorso ufficiale, con la giuria, presieduta da Steven Spielberg e composta da Ang Lee, Nicole Kidman, Christopher Waltz, Daniel Auteuil, Crisian Mungiu, Lynne Ramsey, Naomi Kawase e Vidya Balan, che sarà chiamata a valutare opere di grandi registi.

Ad aprire la kermesse, fuori concorso, sarà l’attesissimo Il grande Gatsby di Baz Luhrmann in anteprima europea, con grande parata di stelle sul tappeto rosso capitanata da Leonardo Di Caprio.

Poi via al concorso ufficiale, con autori del calibro dei fratelli Coen, con il loro Inside Llewyn Davis, folksinger nella New York anni Sessanta, Takeshi Miike con Wara no Tate, Jim Jarmush con Only lovers left alive, François Ozon con Jeune & jolie, il ritorno di Roman Polanski che, dopo Carnage, continua a trasporre il teatro al cinema con La Vénus à la fourrure, adattamento per il palcoscenico di David Ives del romanzo di Von Sacher Masoch.

Curiosità suscita il ritorno della coppia Nicolas Winding Refn-Ryan Gosling dopo il grande clamore, e il premio per la regia nell’edizione 2011, sollevato con Drive, in Solo dio perdona, gangster movie con molte arti marziali ambientato a Bangkok, nonché il film-tv, il primo in concorso nella storia della Croisette, Behind the Candelabra, storia di Liberace, il musicista più pagato al mondo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, interpretato da Michael Douglas con Matt Damon nei panni eccentrici e colorati del compagno, che dovrebbe essere l’ultimo lavoro da regista di Steven Soderbergh, stando alle sue dichiarazioni.

 

 

In Italia, però, gli occhi sono tutti puntati verso La grande bellezza, nuovo lavoro di Paolo Sorrentino, per la quinta volta a Cannes, dopo il premio della Giuria per Il Divo e il successo internazionale di This must be the place, dal cui blindatissimo set sono trapelate pochissime informazioni. Dovrebbe trattarsi di un viaggio quasi dantesco nella decadenza dell’alta società romana al seguito della guida Jep Gambardella, giornalista interpretato da Toni Servillo. Se ne parla come un La dolce vita del terzo millennio, ma sono solo suggestioni. Quel che è certo è che è l’unico film italiano nella selezione ufficiale, se si esclude Un château in Italie della ormai a tutti gli effetti francese Valeria Bruni Tedeschi.

Nella sezione Un certain regard, diretta dal regista danese Thomas Vintenberg, sarà l’ottimo esordio alla regia di Valeria Golino, Miele a rappresentare l’Italia in una selezione in cui spicca The Bling Ring di Sofia Coppola, mentre nella Semaine de la critique è un’altra opera prima, quella congiunta di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, l’unico titolo in concorso per l’Italia: Salvo, storia d’amore tra un killer della mafia e una ragazza non vedente.

66° Festival di Cannes, 15-26 maggio 2013.
Informazioni: www.festival-cannes.fr
 

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