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“Personaggi” di Antonio Albanese

di Francesco Bove / 23 febbraio

Antonio Albanese, con i suoi Personaggi, propone al pubblico romano un greatest hits delle sue caratterizzazioni migliori, a partire dall’Ottimista, che chiama un call center per ricevere delucidazioni su cosa fare di una valigia sospetta, fino ad arrivare al candido Epifanio, con la sua piantina di valeriana, passando per l’imprenditore padronale Ivo Perego, col suo figlio degenerato e per l’osannato Cetto La Qualunque, forse uno dei pochi casi in cui la satira viene superata dalla realtà. Albanese riceve l’appoggio del pubblico preparato, che lo incita e sostiene ogni suo personaggio, e propone per un’ora e mezza uno spettacolo-rivista, una carrellata di uomini con debolezze e timori, fragili, vittime e carnefici, che cercano di farsi spazio nella società reinventandosi. Perego è un ricco imprenditore del Nord che ha dedicato l’intera sua vita al lavoro e ai suoi capannoni trascurando la famiglia; Alex Drastico accetta una protezione mafiosa per trasferirsi al Nord ed emanciparsi ; di Cetto La Qualunque, parodia del nostro ex presidente del consiglio, è ormai inutile raccontare il programma politico ; Epifanio è la speranza, il sognatore, la semplicità che manca ai nostri giorni. Bis con il Sommelier, personaggio che è un po’ un ritorno alle origini, surreale, fisico e dirompente.

La satira di Albanese è, a tutti gli effetti, un racconto lucido del presente, uno sguardo assennato sul nostro avvenire e i soliloqui dei suoi personaggi raccontano una realtà vuota, senza prospettiva : il temibile Ministro della Paura, su tutti, non è lo specchio dei giorni che stiamo vivendo? Scritto con Michele Serra, Personaggi è un lavoro, seppur destinato al grande pubblico, sulla follia e sulla mostruosità dei nostri giorni e non è necessario, per lui, imitare un politico italiano, basta insistere sui vizi degli italiani per offrire una satira comunque pungente e ficcante. E se, stando al Ministro della Paura, una nuova arma del terrore sono «Celentano e Pupo che parlano di welfare e Costituzione», allora c’è davvero di che temere.


Personaggi
testi di Antonio Albanese e Michele Serra

In scena fino al 3 marzo 2012 presso l’Auditorium Conciliazione di Roma.