Flanerí

Varia

“Oilproject”: quando la cultura è davvero di tutti

di Tommaso Di Felice / 3 aprile

«La scuola che sogniamo noi non costa nulla, è una creatura in divenire. La nostra scuola è di tutti».

Ci poteva essere migliore presentazione? No, penso proprio di no. Questa è Oilproject, una piattaforma virtuale dove si impara ma si insegna anche, dove insegnante e studente si confondono e si scambiano i ruoli, in un continuo flusso di idee e conoscenza. Tutto questo gratis (in tempi di crisi e recessione…), dimostrando che la cultura può davvero essere di tutti. La rivoluzione è piccola ma grande allo stesso tempo. Accedi a internet, vai sul sito e ti scegli la tua lezione o il tuo corso. Dove, come e quando vuoi! Si va dalla musica alla filosofia, dalle lingue alla storia, passando per attualità, economia, informatica. Non manca niente, c’è anche la possibilità di interagire con i docenti e chiedere spiegazioni, cosa che pochi di noi riuscivano a mettere in pratica ai tempi della scuola. Ora potete farlo liberamente e magari togliervi la soddisfazione di sentirvi anche voi “maestri” di qualcosa, caricando la vostra lezione in rete. Per saperne di più, chiediamo a Veronica Berni dell’ufficio stampa di Oilproject cos’è realmente Oilproject.


Come e dove nasce Oilproject?
Oilproject è una scuola online lanciata nel 2004 da un gruppo di under20 per parlare di internet e informatica. Uno dei ragazzi “fondatori” è Marco De Rossi, all’epoca quattordicenne e iscritto al mio stesso liceo classico (il “Manzoni” di Milano). In sette anni la piattaforma è cresciuta, la comunità ha superato i 9000 utenti, le lezioni iniziavano a coinvolgere “nonsolonerd” e Marco, ormai diventato matricola alla “Bocconi”, ha avuto l’idea di sperimentare il modello di condivisione libera di Oilproject allargando il raggio degli argomenti a quelli di un liceo tradizionale e a tematiche di attualità, economia e attivismo studentesco. Il nuovo Oilproject, una scuola online a tutti gli effetti, è in rete da Maggio 2011, grazie alla collaborazione e al sostegno di Studenti.it e “Working Capital Accelerator” di Telecom Italia: al progetto collaborano sia aficionados del vecchio sito, sia nuove reclute come me. Lavoriamo in modalità telelavoro e i “pezzi” della redazione sono sparsi in tutta Italia.


Di cosa vi occupate?
Oilproject si compone di due principali sezioni: l’“Archivio delle lezioni” – contributi audio e video registrati – e la “Scuola di Attualità” – videochat in diretta. Nell’archivio le centinaia di contenuti disponibili sono video, sia prodotti da Oilproject, sia inviati dalla comunità, sia selezionati tra i migliori disponibili in rete. Composto da sei principali categorie (“Filosofia”, “Letteratura”, “Internet e informatica”, “Innovazione e futuro”, “Economia e business”, “Arti e tecniche”), dal 9 febbraio 2012 l’archivio è stato arricchito con 60 lezioni di “Storia della Musica e Tecnica musicale”: da Ivano Fossati ai Queen, da De Andrè ai The Who, dai Led Zeppelin alle lezioni di piano. I contenuti sono strutturati in clip da dieci minuti per una fruizione adatta a Internet: tutto è accessibile gratuitamente. A questo si aggiunge la possibilità, in caso di dubbi, di fare domande e ricevere assistenza sia dai relatori sia dalla redazione, sia dal resto della comunità.
Il corso di musica, così come tutte le altre sezioni del sito, è in perenne divenire e chiunque può registrare una videolezione per condividerla: l’invito a ogni docente, esperto o semplice appassionato è quello di contribuire con le proprie. Per iniziare bastano, a scelta, uno strumento musicale, una voce o un po’ di conoscenza e passione, assieme a una webcam e una connessione internet.
Accanto all’“Archivio delle lezioni” c’è la “Scuola di Attualità”, un esperimento di approfondimento e interattività: si possono seguire videolezioni online in diretta (di cui viene comunque pubblicata una registrazione) su politica, economia, attualità, innovazione, internet e futuro. L’argomento viene stabilito di volta in volta dalla comunità di Oilproject con un sondaggio e durante la videochat chiunque può fare domande in diretta e votare quelle altrui. I docenti sono esperti scelti insieme ai nostri referenti contenutistici, e rispondono senza alcun mediatore alle richieste più votate: il risultato è un talk-show autogestito, ultra-interattivo e compartecipato, focalizzato sui contenuti.
In questo momento abbiamo concluso l’ultimo ciclo di dirette (che si trovano registrate nella sezione “Attualità”) e le riprenderemo a breve. Per fare alcuni esempi, fino a oggi abbiamo parlato di politica con Giuseppe Civati e Italo Bocchino, di economia con la rubrica di Michele Boldrin, di diritti civili e omofobia con Paola Concia, di disoccupazione giovanile con Pietro Ichino e molto altro.


Chi sono gli insegnanti?
La sezione di “Musica” di Oilproject è realizzata in collaborazione con l’Associazione Musica XXI, Ut-Musica.com e PianoConcerto.it. In particolare i docenti che hanno curato le lezioni prodotte da Oilproject sono Simone Albanese, Angelo Di Bello, Max Ferri e Luca Toccaceli. Hanno percorsi differenti ma una comune passione per la materia… e una comune voglia di condividerla!
Ci sono, poi, lezioni che ci hanno inviato gli stessi utenti. Su Oilproject i docenti di una lezione sono anche gli studenti di un’altra: non c’è netta distinzione tra chi insegna e chi impara. Chiunque può registrare lezioni, letture di tesine, ricerche, interventi e inviarli in formato audio/video a Oilproject. Il sogno è che entro dieci anni tutte le lezioni tenute nelle scuole e nelle università pubbliche vengano condivise online a beneficio, ad esempio, di chi vive in zone con una scarsa offerta didattica, combattendo così il digital divide culturale italiano.
Oggi gli insegnanti hanno dai 14 ai 75 anni. A volte sono perfetti sconosciuti, a volte sono intellettuali, imprenditori, esponenti politici, scrittori o scienziati. Tutti uniti per sperimentare la formula del «Liberi di imparare, liberi di insegnare».


Come hanno risposto la rete e gli utenti?
La comunità si allarga ogni giorno, ci arrivano contenuti e continui consigli dagli utenti su come migliorare il sito. In più, abbiamo coinvolto i docenti che ci seguono in due mailing list aperte per progettare insieme i prossimi cambiamenti, sia per quanto riguarda la struttura del sito sia per quanto riguarda le lezioni.


Come vi rapportate con le altre piattaforme? Cosa vi differenzia?
In Italia non esistono altri progetti di scuola online gratuita, in questo senso siamo gli unici. Da una parte ci sono i corsi online, ma tutti a pagamento, dall’altra, piattaforme tipo YouTube. Su piattaforme tipo YouTube non ci sono focus sulla formazione, né dirette in video streaming né corsi strutturati (e se ci fossero, in quel disordine, sarebbero difficili da trovare!). Ai siti che fanno il nostro stesso lavoro, ma per materie specifiche, chiediamo invece di collaborare insieme, come facciamo con gli utenti singoli: e cioè, di caricare le loro lezioni su Oilproject, condividendole con la comunità. Èsuccesso per la musica, con PianoConcerto.it e Ut-Musica.com; per matematica con Voglio10.it; per la fotografia con Ritoccando.com e per vari contenuti di ambito artistico-letterario con Doppiozero.com.


Progetti futuri? Che altro puoi dirci?
Stiamo lavorando a perfezionare e rendere più fruibili i contenuti: organizzare le lezioni in corsi più organici e permettere a chiunque sia interessato a una lezione di connettersi con argomenti simili e, anche, di interagire con altri utenti interessati allo stesso tema. L’obiettivo è rendere più facile, divertente e dinamico l’apprendimento; se funzionerà, dovranno dircelo gli “studenti”: aspettiamo i vostri suggerimenti!

Veronica è stata molto esauriente, ci ha dato tutti i dettagli e i contenuti del progetto che con passione porta avanti Oilproject. Intanto un suggerimento ve lo diamo noi di Flanerí: andate sulla pagina di Oliproject e diteci che ve ne pare. L’idea è semplice ed efficace, per questo funziona. Qualche volta la cultura può essere davvero libera. Stay tuned.