Flanerí

Musica

Calibro 35 Live @Angelo Mai, 23 Marzo 2016

di Tommaso Di Felice / 30 marzo

Reduci da un tour di quasi trenta date che li ha visti protagonisti di concerti in Italia ed anche in Europa, i Calibro 35 hanno dato spettacolo nella tappa romana dell’Angelo Mai, regalando ai fan una prestazione superlativa e intensa.

Quella dei Calibro 35 è una carriera iniziata da poco, tra il 2007 ed il 2008, ma che sta bruciando le tappe. Non c’è un genere preciso di riferimento, perché si oscilla tra il funk ed il jazz, usando tanti strumenti diversi come xilofono, sassofono e flauto. Il marchio di fabbrica di questa band strumentale, unica nel panorama italiano, è un rock ispirato al cinema poliziottesco italiano degli anni Settanta: le sonorità sono le stesse che possiamo trovare in film come Milano Calibro 9, Roma a mano armataLa polizia ha le mani legate e tanti altri, dove basettoni e pistole la facevano da padroni.

La serata si apre con il live degli OU, poliedrico e davvero originale collettivo di musicisti che si esibisce e canta in diverse lingue. Finalmente qualcosa di nuovo. Sono ormai passate le 23 e l’Angelo Mai è strapieno quando i Calibro 35 salgono sul palco e, senza troppi giri di parole, danno sfogo a tutto il loro repertorio musicale. Principalmente viene presentato l’ultimo lavoro della band, in tutta la sua bellezza ed energia. S.P.A.C.E., quinto album dei Calibro 35 è riuscito ad andare oltre, esplorando nuove sonorità spaziali, anche più moderne ma mantenendo queste solide radici negli anni Settanta dense di suspence cinematografica e azione.

Si inizia con la cupa “Serenade For A Satellite”, per poi continuare con “An Asteroid Called Death” e l’omonima “S.P.A.C.E.”: il brano che più di tutti si rifà ai primi lavori del gruppo e lo rappresenta al meglio, insieme a “Violent Venus”. Il pubblico apprezza e si diverte, c’è anche si scatena sulle note di “Thrust Force”, il funky di “Across 111th Sun” e il synth-spaziale di “Bandits on Mars”, ma poi si ferma ad ascoltare l’insolita “A Future We Never Lived”. Questa band sa suonare come poche, non sbaglia un colpo, grazie anche al polistrumentista Enrico Gabrielli e al suo talento. Nel corso del concerto, anche due musiciste degli Ou daranno il loro contributo. I Calibro 35 decidono poi di dare spazio al repertorio degli album precedenti, suonando la nera e tenebrosa “Mescaline 6”,“Vendetta” e “Broccolino Funk”,per poi chiudere con il brano più celebre della band, “Notte in Bovisa”.

Un’ora e mezza di musica, poche chiacchiere e tanta sostanza per i Calibro 35, e va bene così perché nessuno esce dal locale finché non suonano l’ultima nota e salutano. Un tour davvero ben riuscito e che si concluderà in Spagna i primi di aprile, con la speranza di rivederli presto con un nuovo album.