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“Sarà festa tutto l’anno” di Eduardo Zampella

di Francesco Bove / 4 aprile

Sarà festa tutto l’anno, oltre a essere la rassegna ideata da Eduardo Zampella in occasione del trentennale di Diffusione Teatro, progetto che ha diffuso negli ultimi trent’anni la cultura teatrale nella provincia napoletana, è anche il titolo del lavoro “in progress” messo in scena da Zampella sul concetto di diversità.

La performance, interpretata da Adelaide Oliano, è piuttosto un lavoro totale, che ben evidenzia la natura dei laboratori di Diffusione Teatro di Torre Annunziata ed è il risultato di un training preciso sull’attore che non mira alla rappresentazione di un quotidiano ma all’individuazione dell’attore come corpo scenico.

Eduardo Zampella ci mostra la figura del regista oggi, cioè un osservatore anche di fatti che non sono mai accaduti, un drammaturgo che lavora sull’atto e sulle azioni senza avviare una vera e propria descrizione. L’interprete – una bravissima Adelaide Oliano – o attore non è altro che un segno tra segni combinati che vive un presente dilatato, un corpo che si fa scena reagendo a stimoli esterni. E qui avviene il piccolo “miracolo” di Eduardo Zampella : il corpo interviene nella scrittura, nelle immagini e nei video proiettati fino a costruirsi come testo. Allora comincia a cercare soluzioni, si esprime attraverso la voce, acquisisce consapevolezza degli oggetti che lo circondano.

L’attore è il vero tributo alla diversità perché è tutto quello che non si conosce e che, forse, non si vuole conoscere perché, in fondo, ciò che importa agli spettatori è solo quel che il corpo rappresenta e non quel che sta cercando di essere. Probabilmente perché il teatro viene visto ancora come finzione, come rappresentazione, o puro estetismo d’autore.

Zampella non concede niente al pubblico, a lui interessa il corpo, la mente e la solitudine dell’attore. Un attore che limita i suoi movimenti all’interno della propria stanza ma che sta volando tra le note di Lucio Dalla o di Amy Winehouse, in un continuo repeat. All’inteprete viene chiesto di comprendere lo spazio che lo circonda e questo non deve essere altro che una sua estensione, permettendogli così di spingersi oltre quella barriera che solitamente il teatro di finzione impone. La barriera, solitamente, è il testo, che non diventa mai parte di un processo organico all’interno di un lavoro teatrale ma è solamente un mezzo per compiacere il pubblico.

 

Sarà festa tutto l’anno
con Adelaide Oliano
regia Eduardo Zampella


Prossime date del mese di aprile di Sarà festa tutto l’anno, presso il Diffusione Teatro di Torre Annunziata (NA):

05/04/2013 – Che fare?, di Enzo Scipione

12-13/04/2013 – Anna Cappelli, di Annibale Ruccello


Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.


Per info: www.diffusioneteatro.it