“Macbeth”, regia di Andrea De Rosa

di / 6 dicembre 2012

Andrea De Rosa, nella sua rilettura del Macbeth shakespeariano, sceglie un attore di stazza, un incredibile Giuseppe Battiston, e una Frederique Loliée stizzosa, violenta, nervosa. E costruisce tutto il suo lavoro attorno a degli elementi che fanno parte di un ingranaggio destabilizzante, che mette a disagio lo spettatore. Una lettura “a lato” della tragedia di Shakespeare, un inquietante dramma, ambientato in un interno borghese, per niente rassicurante, nonostante la sua asetticità. Qui si muovono i personaggi, che sembrano usciti dalla testa di Quentin Tarantino o del Kubrick di Arancia Meccanica, e in scena a imporsi è la miseria dell’uomo, esaltata, moltiplicata a dismisura da De Rosa, che fa muovere la storia tra le stanze di una casa arredata in modo minimale ma che ospita, in realtà, un percorso di sangue che porterà Macbeth dritto alla corona. Forte di una messa in scena volutamente esagerata, De Rosa si affida alle risate sguaiate, alla crudeltà, alle maschere di Battiston e alla sfrontatezza della Loliée per mettere in scena la banalità del male, la sete di potere, il desiderio di gloria di un uomo che è, soprattutto, vittima dei suoi legami. Si fa sentire l’apporto al suono di Hubert Westkemper, curatissimo sin nei minimi dettagli, e soffoca il pubblico fino a esautorarlo dal suo ruolo di spettatore, costringendolo a subire un rito, la preparazione al delitto, a essere testimone di un orrendo assassinio. Un Macbeth intimista, terrificante, dove sono tre bambolotti dalla voce metallica a dare la profezia, figli mai avuti, annunciatori di sventure. Lady Macbeth partorirà, alla fine, in uno dei momenti più alti dello spettacolo, feti di bambini destinati a morire e Macbeth, solo alla fine consapevole della sua sorte, finirà per combattere con Macduff, nato con cesareo, nella foresta di Birman, appestata dal sangue e dai corpicini pendenti dei bambini mai nati, attaccati a un filo. La profezia si avvera e termina un lavoro imponente, difficile, parodico ma che non può non affascinare lo spettatore.

 

Macbeth
di William Shakespeare
regia di Andrea De Rosa

Visto al Teatro Bellini di Napoli il 4 dicembre 2012.

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