[Oscar 2013] “Argo” di Ben Affleck

di / 19 febbraio 2013

Continua l’ascesa registica di Ben Affleck, inaspettata rivelazione autoriale che dal 2007 ha avviato una produzione di tutto rispetto con il giallo Gone Baby Gone, per proseguire tre anni più tardi con The Town e arrivare nel 2012 alla consacrazione definitiva con Argo. L’apoteosi di un narratore inatteso: miglior film e miglior regia ai Golden Globe, ai BAFTA e ai Critics’ Choice Awards, candidato a sette premi Oscar tra cui il premio per miglior film che, stando ai pronostici, sembra poco più che una formalità, a questo punto.

Teheran, Iran, 4 novembre 1979. Una folla furibonda fa irruzione nell’ambasciata degli Stati Uniti e sequestra cinquantadue ostaggi tra membri del personale e visitatori in transito. L’accusa è di spionaggio. Il casus belli che porta all’occupazione armi in mano è l’asilo politico concesso da Washington a Reza Pahlavi, lo shah, con un cancro allo stadio terminale, che fino al giugno precedente aveva imposto il suo regime repressivo alla popolazione iraniana per essere poi costretto alla fuga da un’insurrezione armata e dal ritorno in patria dell’ayatollah Khomeini, guida spirituale sciita rifugiato in Francia. La richiesta degli occupanti è semplice: restituiteci lo shah criminale, noi liberiamo i prigionieri.

Nel tumulto generale, sei impiegati americani riescono a fuggire dall’ambasciata e a trovare rifugio presso la residenza privata dell’ambasciatore canadese. Negli Stati Uniti ritengono i sei molto più in pericolo degli ostaggi perché lontani dall’attenzione dei media. È per questo che la CIA decide di affidare all’esperto di esfiltrazione, ossia le missioni di recupero all’estero, Tony Mendez (Affleck) la messa a punto di un piano per riportare in patria i fuggitivi. La strategia approntata da Mendez sembra una follia: allestire una produzione cinematografica perfetta in ogni dettaglio, dalla stampa al coinvolgimento del produttore Lester Siegel (Alan Arkin, candidato Oscar come non protagonista), di un film di fantascienza da girare in Iran per riuscire così a prelevare i sei cittadini statunitensi. Il titolo del film? Argo.

Le perplessità sono molte, ma sembra essere l’unica via possibile.

Perplessità, sì, perplessità. Come quelle dello spettatore che fa fatica ad abituarsi all’idea che Ben Affleck non sia più solo l’interprete mediocre di una serie di film (a dir poco) discutibili, ma sia diventato soprattutto un autore concreto e coraggioso. Partendo dalle vere memorie dell’ex agente CIA Anthony Mendez, Affleck ricostruisce la vicenda autentica di una missione rimasta segreta fino a pochi anni fa affrontando senza timore la storia di un paese che è tornato a essere centro di tensione internazionale negli ultimi anni. Lo fa con equilibrio e distacco, confezionando un film solido e compatto nella struttura, sorretto da un’accuratissima ricostruzione storica che ricalca alla perfezione i costumi, lo stile e l’atmosfera degli anni tra i settanta e gli ottanta (la galleria fotografica nei titoli di coda lo dimostra), nonché con un’aderenza quasi storiografica ai fatti che concede pochissimo alla finzione narrativa se non nelle, necessarie, forzature drammaturgiche che concorrono alla tensione crescente verso il lieto fine, unico momento debole per l’abuso di retorica a stelle e strisce.

Ponendosi nel prolifico solco già tracciato da altri attori di formazione liberal divenuti registi(si pensi a Robert Redford più recente o al Clooney, qui in veste di produttore, di Goodnight and goodluck e Le idi di marzo), Ben Affleck si muove con disinvoltura tra thriller, dramma e commedia (nella ricostruzione delle dinamiche hollywoodiane, un po’ satira, un po’ nostalgia) recuperando la tradizione del miglior cinema politico americano degli anni settanta uscendo dal tratto, seppur ben fatto e apprezzabile, del cinema di genere dei suoi precedenti lavori e imponendosi definitivamente come autore da seguire con attenzione.

Una conferma che ha il sapore della scoperta.

(Argo, di Ben Affleck, drammatico, 2012, 120’)

  • condividi:

Comments

News

effe

“effe – Periodico di altre narratività” numero dieci

“effe – Periodico di altre narratività” numero dieci

Archivio