La libertà che fa paura

L’incredibile storia dell’isola delle rose

di / 15 gennaio 2021

L'incredibile storia de l’isola delle rose poster film

Matteo Rovere e Sydney Sibilia ci azzeccano ancora. Dopo l’avvio della società di produzione Groenlandia (2014), e i due sequel di Smetto quando voglio, il produttore e il regista firmano L’incredibile storia dell’isola delle rose. Prima produzione europea a marchio Netflix Originals, il film racconta una vicenda “stranamente” italiana, improbabile proprio per l’oggetto della narrazione.

Un ingegnere, Giorgio Rosa, costruisce un’isola e ne fa una micronazione. Dichiarata indipendente il 1° maggio 1968, la “Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose” prende forma su una piattaforma artificiale di 400 metri quadrati, edificata al largo della costa di Rimini e al di fuori delle acque territoriali italiane.

Ideata, progettata e costruita per «veder fiorire le rose sul mare», l’isola assume l’esperanto come lingua ufficiale, si dà un governo (cinque Dipartimenti e una Presidenza del Consiglio), adotta uno stemma con tre rose rosse raccolte in uno scudo sannitico, emette dei propri francobolli. Mai riconosciuta come stato indipendente, e tacciata di essere espressione malevola di un qualche progetto sovversivo (il gioco d’azzardo, una casa di appuntamenti, l’avamposto dei comunisti in Europa), l’isola delle rose viene occupata dalla polizia circa un mese e mezzo dopo la sua nascita ufficiale, per poi essere demolita nel febbraio 1969.

A lungo dimenticato, il pioneristico episodio di una micronazione al largo della costa adriatica viene riscoperto a partire dagli anni 2000, con un documentario (Isola delle rose, 2009) che riporta testimonianze dirette dell’epoca, un programma radiofonico (intitolato L’isola delle rose e inaugurato su Radio Zammù nel 2010) e il ritrovamento dei resti dell’isola abbattuta (2008).

Il film diretto da Sydney Sibilia porta definitivamente alla ribalta un evento unico nella storia italiana, che, pur non mostrando alcun legame con le contestazioni studentesche di quegli anni, si impone proprio nel 1968, con tutto il suo carico simbolico di stato indipendente che sboccia nel mare.

L’incredibile storia dell’isola delle rose punta con leggerezza sulla straordinarietà del racconto: dalla semplice genialità di un uomo che immagina un sogno e si impegna per realizzarlo, nasce una “repubblica” che scompiglia il governo dell’epoca e crea imbarazzo. Nonostante i rimaneggiamenti cinematografici rispetto ai fatti realmente accaduti, Sidney Sibilia ripesca una storia incredibile non solo per l’epoca, quanto per una nazione poco abituata a iniziative di questo tipo. Pur mancando l’irriverente comicità di Smetto quando voglio, Elio Germano conferma la sua ottima versatilità nel vestire i panni del protagonista (un uomo dalla calma solitaria che, con coraggio, realizza qualcosa di assolutamente utopico), così come Fabrizio Bentivoglio e Luca Zingaretti, camuffati sotto le insospettabili vesti di Franco Restivo (Ministro dell’Interno) e Giovanni Leone (Presidente del Consiglio dei Ministri).

L’incredibile storia dell’isola delle rose è, dunque, un film spassoso per quell’ingenuità collettiva che aleggia sui personaggi, capaci di sbeffeggiare in maniera assolutamente pacifica la “antiquatissima” classe politica dell’epoca, vinta dalla forza di un evento tanto vero quanto assurdo. Matteo Rovere e Sydney Sibilia hanno così salvato dall’oblio una storia all’avanguardia, anche per l’Italia di oggi, che dovrebbe entrare di diritto in tutti i manuali di storiografia. Una vicenda che non parla di scontri e non usa mai la violenza, ma che ci mostra come i sogni belli e genuini possano sempre salvarci, guidandoci sulla via della contestazione pacifica e giusta.

 

(L’incredibile storia dell’isola delle rose, di Sydney Sibilia, 2020, commedia, 117’)

 

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LA CRITICA

Un italiano, nel 1968, ha fondato una nazione indipendente. Di nome fa Giorgio Rosa, un ingegnere bolognese dai sogni audaci: costruire un’isola di ferro e cemento in acque internazionali. L’incredibile storia dell’isola delle rose ci racconta un’Italia bella e pacifica, racchiusa tutta nel progetto di un uomo che non ha secondi fini: il suo unico desiderio è provare a far sbocciare le rose in mare.

VOTO

9/10

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