laNuovafrontiera: nuove latitudini letterarie

di / 7 dicembre 2012

L’avventura è già sveglia molto prima di partire. Cominciando a guardare. Sapendo che l’obiettivo è al di là, spostando il limite, degli occhi, del pensiero, tratteggiando geografie a ridosso. Di ciò che ancora non conosciamo. La storia di questa casa editrice, la terza a cui facciamo visita, si schiude nel suo nome, per rilanciarsi altrove. È laNuovafrontiera, fondata e diretta a Roma da Lorenzo Ribaldi.

Il progetto iniziale risale al 1999 ed è rivolto al target dei più piccoli, a coloro che da sempre sono chiamati ad abitare il confine e a riplasmarlo ogni giorno, a suon di sogni e centimetri. Nel 2002, però, l’attenzione si estende, vira altrove e pensa a un pubblico adulto. Diventa quello il nuovo traguardo, ma non solo. Perché la missione assunta dalla casa editrice, secondo le stesse affermazioni del suo direttore editoriale, è quella di «esplorare globalmente gli autori e le letterature di lingua spagnola e portoghese». “Esplorare” appunto, nel senso incessante di una scoperta. Come un gioco concentrico che dentro una terra sente l’eco di altre infinite, che aspettano carta, mani, lettori.

E spuntano costellazioni di autori straordinari, in Italia per nulla o poco noti, latitudini letterarie prima completamente ignorate, a cui accostarsi con curiosità vorace e incantata, come chi attende l’India e poi trova l’America. Si comincia con In via del tutto eccezionale dello spagnolo Felipe Benítez Reyes, premio Nadal nel 2007, e si prosegue con scrittori del calibro di José Luis Peixoto e della chicana Sandra Cisneros. Innaffiando un immaginario itinerante, fatto di suggestioni continue e rinnovate, da quello postcoloniale dei romanzieri africani al bacino culturale sudamericano.

Le frontiere sono create non solo per delimitare, ma anche per segnare fin dove ci si può spingere, fino a che punto si può camminare e dove invece bisogna saltare, proiettarsi oltre, scommettendo anche sull’aria.

E l’aggettivo “Nuova”, inserito in grassetto nel corsivo delle altre due parole, è lì per sottolinearlo.

Il catalogo, che annovera una settantina di titoli, si compone di quattro collane.

Liberamente, la prima a essere realizzata e a delineare la svolta editoriale. Definita appunto “collana madre”, si caratterizza con il meglio della narrativa contemporanea di area iberica: romanzi dalla Spagna e dal Portogallo, ma anche dall’Africa lusofona e dallo sterminato continente latinoamericano, con un’affilata attenzione agli autori chicanos degli Stati Uniti. È impreziosita da prestigiose note introduttive, come quelle di Andrea Camilleri, Dacia Maraini, José Saramago e Antonio Muñoz Molina. Tra gli autori più interessanti spiccano Justo Navarro, Raúl Argemí, Paulina Chiziane e José Eduardo Agualusa; Il basilisco, una collana nata con l’intento di riscoprire e valorizzare autori classici delle letterature iberiche come Silvina Ocampo, Julio Ramón Ribeyro e Mercè Rodoreda, poco conosciuti in Italia o dimenticati tra le pagine di libri ormai fuori catalogo; Saggi, con studi linguistici e letterari sulla cultura iberica; Cronache di frontiera, dedicata al giornalismo d’inchiesta e alle crónicas latinoamericane, un progetto che vi racconteremo nel dettaglio nella seconda puntata di questo speciale. A queste di aggiungono Otra vez, che ripubblica i successi in formato tascabile e 10×10, collana celebrativa del decimo anniversario della casa editrice, festeggiato proprio quest’anno.

La prima frontiera, quella riservata ai più giovani, ora è diventata un marchio a sé, laNuovafrontiera Junior, inglobando il catalogo per bambini e ragazzi de laNuovafrontiera e indirizzandosi soprattutto su pop-up e sugli albi illustrati. Da segnalare La battaglia del sole di Jeanette Winterson. Altro filone del catalogo junior è quello della filosofia classica spiegata ai bambini, condotta con i libri di Emiliano Di Marco e con le avventure del suo Platone bambino.

I viaggi, però, si espandono ovunque, anche nello spazio liquefatto della rete e il blog lineadifrontiera.com serve a stabilire avamposti, creare aree di dibattito, offrire altre finestre alla letteratura spagnola e portoghese, pubblicando racconti e alimentando voci.

Ora, come sapete, sta a noi il piacere di indicare quei titoli che lungo la “frontiera”, hanno saputo parlarci di più.

La piazza del diamante di Mercè Rodoreda. La tragedia della guerra civile filtrata dal cuore di una donna e della sua poesia. L’incontro sbagliato e la storia che presenta il conto. Del sangue e della parola. Grande successo di critica e di pubblico, titolo della consacrazione per la casa editrice.

Nessuno sguardo di José Luis Peixoto, libro d’esordio dell’autore portoghese dotato di un’enorme tensione lirica. Lo scrittore è stato pubblicato anche da Einaudi con Il cimitero dei pianoforti.

Le voci del fiume di Jaume Cabré, vicenda di una morte devastante durante il regime franchista e del segreto che la attanaglia. Raffinato sartoriale tessuto narrativo, costruito da un autore capace di incastrare personaggi e sentimenti.

Questi i primi passi, ma il percorso sul filo delle frontiere non nasce per chiudersi. A voi il piacere di esplorarlo.


Per ulteriori informazioni:
http://www.lanuovafrontiera.it/

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